Ore 9.01 Riceve il consueto sms di buongiorno da Piquè.
Ore 9.39 Va al bar a prendere un caffè, ma qui iniziano i primi mal di pancia. La brioche costa un euro, mentre Mino Raiola, procuratore di Zlatan, vorrebbe pagarla ottanta centesimi. Alla fine si trova un accordo per novanta centesimi più una bustina di zucchero.
Ore 10.11 Va al supermercato, ma i mal di pancia non accennano a placarsi. Zlatan vorrebbe acquistare una cassiera biondina di vent’anni: i dirigenti del supermercato si oppongono fermamente, ma Zlatan insiste, anche perché Moggi, Moratti e Galliani gli hanno sempre spiegato che nessuno è incedibile. Alla fine l’affare va in porto, e Raiola guadagna il 60 % del valore dell’operazione.
Ore 10.55 I mal di pancia proseguono: lo stipendio che gli dà il Paris Saint Germain non gli basta più. E – d’altra parte – come dargli torto? Ogni mese riceve solo un milione e mezzo di euro, una Porsche, due Ferrari (Paola e Isabella), due arbitri da picchiare, un’isola delle Baleari a scelta, una falegnameria della Brianza a scelta, una discoteca del Bergamasco a scelta, uno dei fratelli Bergamasco a scelta e un albergo a Parco della Vittoria: insomma, guadagnerebbe molto di più se fosse consigliere regionale del Lazio.
Ore 10.59 Si reca nella sede del Paris Saint Germain per ridiscutere il contratto: il nuovo accordo prevede uno stipendio più alto, un lifting al naso e una fornitura di cento anni di Buscopan. Non sia mai che il mal di pancia gli ritorni.
Ore 13.23 Visto che ha appena firmato il nuovo contratto, dichiara ai giornalisti che non vede l’ora di andarsene dal Paris Saint Germain. Secondo le indiscrezioni della stampa, si sarebbero già interessati a lui il Real Madrid, il Manchester City, i Boston Celtics, l’esercito dell’Iran e Arisa per gli Over 25 di X Factor.
Ore 13.35 Desideroso di fare un regalo ad Ancelotti, va al mercato per comprare un po’ di salmone. Nell’operazione, Raiola riesce a piazzare al pescivendolo anche due terzini dell’Ajax.
Ore 13.44 Mentre passeggia al mercato, bacia tutte le maglie che vede esposte sulle bancarelle. Così, per non perdere l’abitudine.
Ore 19.54 Tornato a casa, inizia un torneo di briscola con tre suoi cugini. “Da oggi alla fine del torneo ci aspettano dodici finali – dichiara alla stampa -. Mio cugino Andreas è un avversario difficile, anche se ha solo cinque anni non deve essere sottovalutato. La briscola è rotonda e le partite durano novanta minuti.” Le cose, però, si mettono subito male per Zlatan, che a pochi minuti dall’inizio si innervosisce e tira una gomitata in faccia al cugino Erik di sette anni. Immediata scatta la squalifica.
Ore 22.45 Arriva l’annuncio ufficiale, Zlatan non è più un giocatore del Paris Saint Germain: dall’anno prossimo militerà nel Campobasso, che se l’è aggiudicato con i soldi ricavati dalla cessione del Molise allo sceicco Al Thani. “Giocare nel Campobasso – dichiara lo svedese – è sempre stato il mio sogno sin da quando ero bambino. E anche oggi, quando gioco a Pes con i miei amici, scelgo sempre il Campobasso e mi diverto a sfidare il Foggia e la Casertana”. E ancora: “Non vedo l’ora di far coppia con bomber Santaguida. Problemi di concorrenza con lui? No, Santaguida è un grande campione e in squadra c’è posto per tutti e due. E comunque se mi fa arrabbiare mi vendico facendogli gli squilli sul cellulare nascondendo il mio numero”.
Ore 23.31 Zlatan va a dormire, in attesa di un’altra grande avventura calcistica: per confermarsi, ancora una volta, un campione con la classe di Van Basten, l’intuito di Inzaghi, la tecnica di Cruyff, i piedi di Baggio e la testa di minchia.