Ore 9.01 Si sveglia. O, per meglio dire, viene esonerato dal sonno.
Ore 9.25 Legge la posta. C’è una cartolina del suo ex tabaccaio, che grazie ai soldi ricavati dalle sigarette che ha venduto a Zeman si è potuto comprare tre attici a New York, una villa in Inghilterra e quattro appartamenti a Montecarlo.
Ore 9.26 C’è anche il bonifico inviatogli da Matteo Renzi con causale: “Pagamento prestazione occasionale – Ideazione campagna elettorale del Partito Democratico per le elezioni politiche 2013”. C’è anche un bigliettino scritto a mano dal sindaco di Firenze: “Grazie per la splendida rimonta subìta”.
Ore 9.27 C’è, inoltre, una lettera speditagli da Walter Zenga (l’unico giocatore di Serie A degli ultimi trent’anni a non essere mai riuscito a segnare a una squadra di Zeman) che lo ringrazia perché, da quando ha iniziato ad allenare le sue squadre secondo i dettami zemaniani, è riuscito ad aumentare il numero di gol segnati, e soprattutto il numero di esoneri ricevuti.
Ore 11.12 Riceve una telefonata da Madonna, che gli propone di curare le coreografie del suo prossimo spettacolo: è rimasta affascinata dal modo in cui ballano le difese delle sue squadre.
Ore 14.43 Legge un’inchiesta del Sole 24 Ore, secondo la quale l’Italia potrebbe ripianare il proprio debito pubblico entro il 2016 semplicemente tassando ogni gol subìto da una squadra di Zeman.
Ore 15.02 Gioca a carte con suo nipote, ma perde 15-14 subendo 3 scope in contropiede.
Ore 15.14 Cambia gioco, e sfida suo nipote a Risiko: dopo aver conquistato tutti i continenti tranne l’Oceania, subisce una rimonta eccezionale dal suo avversario, che alla fine vince la partita. Zdenek, però, si lamenta nel dopo-gara: “C’erano tre carri armati in fuorigioco, i dadi erano truccati, mio nipote prende gli steroidi, è tutto finto”.
Ore 15.54 Prova a fumare la sigaretta elettronica, ma ne rimane poco entusiasta dopo aver passato venti minuti cercando di spegnerla sotto il piede.
Ore 16.56 Vaglia le offerte di lavoro giunte nelle ultime settimane. Il Milan lo vorrebbe per sostituire Allegri, il Torino per sostituire Ventura e i Metallica per sostituire James Hetfield. Inoltre, Bernie Ecclestone gli ha proposto di doppiare Kimi Raikkonen nelle interviste.
Ore 17.22 Intervistato da un celebre quotidiano sportivo con la carta color prosciutto, ammette: “E’ vero, Moratti mi aveva cercato qualche mese fa. Il mio progetto tattico gli piaceva, ma non era convinto del mio carattere: era in cerca di un allenatore simpatico, gioviale e sempre cordiale. Per questo ha scelto Mazzarri”.
Ore 18.05 Viene a sapere che i suoi vicini di casa organizzeranno otto domeniche a piedi nei prossimi mesi per abbassare il livello di PM10 derivante dalle sue sigarette.
Ore 22.41 Al circolo degli anziani di Ladispoli, vince un torneo di briscola, ma rifiuta sdegnato il premio: “Chiedo scusa per questa situazione imbarazzante, non mi era mai capitato di vincere un trofeo e giuro che non mi ricapiterà più. Si tratta di una vittoria frutto della distrazione e di un calo di concentrazione, spero possiate perdonarmi. Questo successo rischia di rovinare una carriera pluridecennale completamente incentrata sulla sconfitta, e mette enormemente in pericolo la mia reputazione”.
Ore 23.57 Va a dormire, ma si dimentica di chiudere la porta di casa a chiave. La classica amnesia difensiva.
Ore 23.58 Prima di addormentarsi, studia un libro di geometria di quinta elementare: prima o poi vuole cercare di capirlo, che cos’è questa maledetta diagonale.