VITERBO. A Palazzo Brugiotti a Viterbo, nell’ambito della XVIII edizione di ”Quartieri dell’Arte”, è in corso, fino al 16 settembre, e poi in tour internazionale, la mostra Vittorio Storaro – Writing with Light, omaggio al vincitore di 3 Premi Oscar.
ll progetto culturale, che in questa tappa presenta materiali inediti del maestro, è il risultato di tanti anni di ricerche sulla luce, sui colori, sugli elementi che sono serviti da studio per l’ideazione figurativa di tutti i film di Vittorio Storaro. Le Fotografie esposte nella mostra fanno infatti parte della ricerca sul linguaggio dell’Immagine Fotografica e Cinematografica che Vittorio Storaro ha esercitato in molti anni di attività. E’ una possibilità creativa di Storaro per poter ri-visitare l’immaginario visivo che lo ha accompagnato sin qui; un ri-percorrere un viaggio figurativo da tempo tracciato, vissuto dall’oscurità alla luce, dalla materia all’energia, sempre più verso una ricerca, per la quale ha speso, spende e spenderà gran parte della sua vita. Una necessità individuale per cercare delle possibili conferme, per capire meglio il cammino figurativo tra Foto-grafia e Cinema-tografia. Una esposizione Foto-Cinematografica ideata e voluta nel tentativo di trovare anche presso la semplice ”fissa” parola Fotografia, il senso di raccontare una storia in ”movimento”, con più di una immagine sovrapposta l’una all’altra, tentando con ogni mezzo di ”Foto-grafare” cioè di ”Scrivere con la Luce” e trasformare un concetto narrativo in un concetto visivo. La mostra si articola in tre sezioni: Opere di ambientazione rinascimentale (Il Giordano Bruno con Gian Maria Volontè, il leggendario Orlando Furioso con la regia di Luca Ronconi e l’interpretazione di Mariangela Melato, Addio fratello crudele di Giuseppe Patroni Griffi e il Caravaggio televisivo con Alessio Boni). Il secondo aspetto dal titolo Civiltà romana, alla Rinascimentiamo Gallery, e infine Hollywood e gli Oscar.