La vite rossa (Vitis Vinifera) è una pianta originaria dell’Europa meridionale, attualmente presente in tutti i continenti a eccezione dell’Antartide. È coltivata nelle regioni  temperate di tutto il mondo per il frutto e per la produzione di vino.

Il vino ha avuto e ha un ruolo importante nella cultura occidentale. Nell’Iliade Omero narra che Ettore distribuiva ai soldati, durante l’assedio della città di Troia, vino e pane. Nell’Odissea, quando finalmente Ulisse stava per lasciare Calipso e l’isola di Ogigia verso Itaca, ordinò ai soldati di rifornire la zattera di cibo e vino, alimenti ritenuti primari. Secondo la leggenda, inizialmente, la vite era solo una pianta ornamentale priva di fiori e frutti. Venne la primavera e il contadino disse “questa pianta dà ombra ai seminati, la ridurrò il più piccola possibile.” Così fece. La vita pianse, un usignolo ebbe pietà di lei e disse “non piangere, io canterò per te e le stelle si muoveranno a compassione”.Volò sui rami e durante la notte, confortata dal canto dell’uccello, la pianta si sentì rinascere. Cantò per dieci notti finché le stelle, commosse, fecero scendere sulla vite nuova linfa. Quando l’usignolo volò via, la vite era diventata una pianta da frutto i cui grappoli avevano la dolcezza del canto dell’usignolo e la forza delle stelle.

Già i Sumeri consideravano questa pianta “l’erba della vita”e adoravano una dea nota come Dea Vite o Madre Vite, citata perfino nella saga indiana di Gilgamesh: è a questa divinità femminile intenta a mescere il vino, che l’eroe si rivolge per chiedere come conquistare l’immortalità. Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e tutti i miti sono concordi nell’attribuire a Dioniso, il più giovane figlio di Zeus, l’introduzione della coltura della vite presso gli uomini, tanto da diventare il dio di questa bevanda. La vite  viene coltivata in Grecia dal VI secolo prima di Cristo. I greci dedicavano alla vite un vero e proprio culto, considerandola come il simbolo della civilizzazione.

Nella medicina popolare la vite rossa era usata nel trattamento della dissenteria e in caso di sanguinamento mestruale abbondante, mentre per uso esterno, si impiegava in caso di geloni. Pianta utilissima per diversi motivi, la vite possiede una grande quantità di bioflavonoidi  che svolgono un’intensa attività antiossidante e antinfiammatoria. La loro azione più importante è quella tonica e vasoprotettrice, diretta al sistema circolatorio, dove riducono edemi e gonfiori. In tutte le patologie che riguardano la circolazione sanguigna la vite rossa è utile per risolvere problemi di vene varicose, flebiti, fragilità capillare, emorroidi, insufficienze venose e patologie retiniche.

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