Ieri all’Università “La Sapienza” di Roma, un gruppo abbastanza numeroso di studenti ha contestato la presenza delle più alte cariche dello Stato riunite ad un convegno per discutere di biodiversità.
Subito giornali benpensanti hanno condannato la violenza degli studenti con termini addirittura eccessivi: si è infatti parlato di squadristi.
A parte che il convegno aveva lo scopo di salvare il mondo e quindi non si riesce a capire perché c’erano tanti politici che non riescono nemmeno a salvare una nazione!
E poi, a dire il vero, questa passerella all’Università, uno dei luoghi più derelitti dell’azione politica in Italia, è davvero fuori luogo.
In altri paesi pensano che la scienza passi per l’istruzione superiore e qui da noi per dove dovrebbe passare? Per i tagli, per le cattedre date per diritto generazionale, per strutture fatiscenti e per laboratori che ormai schifano anche i topi?
E allora di cosa si lamentano poi i politici se vengono contestati dagli studenti e di quale violenza parlano?
Ieri sera in televisione la impavida pitonessa Santa-chè(?) ha affermato che è in corso un colpo di stato e prima di lei l’altrettanto impavido Brunetta aveva affermato la stessa cosa su alto suggerimento del Super impavido del nostro Sempreterno B.
Ogni giorno Grillo promette fuoco e fiamme su chiunque contesti il Verbo, anche sui suoi, per non parlare della Lega che anche di fronte all’acquisto di mutande pubbliche, verdi si intende, continua a promettere le fiamme dell’inferno su chi tocca il padano!
E di fronte a tutto codesta schifezza qui si parla di violenza?
Ma mi faccia il piacere diceva il buon Totò.
A proposito ma i caschi i poliziotti se li sono tolti o no?
E perché non li hanno tolti pure di fronte agli studenti?
Cosa accadrà? niente, ma almeno abbiate pudure, non tanto… come si dice nelle ricette di cucina, q.b.