E’ falso che la Cassazione abbia “assolto” un sessantenne che ha avuto rapporti sessuali con una undicenne. Come il web e i social network danno voce a imbecilli ignoranti che dicono idiozie.

La Cassazione ha invece annullato con rinvio la sentenza di secondo grado, censurando i giudici d’appello di Catanzaro che nel condannare – giustamente – l’uomo che ha approfittato di una bambina con problemi in famiglia, ha però negato una particolare attenuante chiesta dalla difesa e prevista nei casi in cui la relazione con un minore di anni 14 ma non inferiore a 10 anni, sia caratterizzta da un rapporto che si protrae a lungo. L’annullamento con rinvio non riguarda quindi la condanna, che resta ferma, ma soltanto la determinazione della pena.

L’articolo correlato a questo, con un’intervista alla criminologa e psicoterapeuta Luana De Vita, spiega la questione anche a chi non ha voglia di leggere la sentenza che è qui allegata, o che non ha le conoscenze tecniche necessarie a capire rapidamente cosa vuol dire la sentenza (non è detto che tutti debbano conoscere il diritto ma sarebbe cosa buona e giusta che chi non lo conosce si astenesse dal dire c…zate). Vi invitiamo a scaricare e magari a stampare la sentenza della Cassazione di cui tutti parlano senza averla mai letta.

Magari anche soltanto per farne aeroplanini di carta per far giocare i bimbi: sempre meglio che parlare a vanvera.

Cassazione, sezione terza penale, sentenza 45179 depositata l’8 novembre 2013

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