Il re del Marocco, Mohammed VI, sta per terminare una visita ufficiale in Tunisia. Si tratta del terzo viaggio del monarca marocchino a Tunisi da quando è salito al trono nel 1999, eppure secondo gli analisti marocchini e algerini si tratta del viaggio più importante da lui tenuto negli ultimi tempi.
Obiettivo infatti del Marocco è quello di ridare vita all’Unione dei Paesi del Maghreb, ferma da decenni a causa dell’ostruzionismo dell’Algeria. Grazie alla rivoluzione del Gelsomini contro il regime di Ben Ali, Mohammed
VI ha trovato negli ultimi anni nelle istituzioni tunisine una buona sponda per ridare vita a questo suo progetto regionale. Per riavvicinare i due Paesi, e integrarli sempre di più dal punto di vista economico, sono stati firmati una serie di accordi bilaterali che vanno si questa strada.
Ambiente, finanza e diritti umani
La Tunisia e il Marocco hanno sottoscritto 23 accordi bilaterali di cooperazione in campo economico per dare nuovo slancio ai rapporti tra i due Paesi. La cerimonia della firma degli accordi è avvenuta il 30 maggio, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa marocchina Map, a Tunisi alla presenza del re del Marocco e del presidente tunisino, Moncef Marzouki. Secondo quanto si legge in una nota della casa reale marocchina “si tratta di accordi di natura altamente strategica soprattutto perché si distinguono per la diversità delle aree coperte, compresa quella economica, sociale e di sicurezza, e sono ampie le prospettive di cooperazione che si aprono per l’integrazione dei Paesi del Maghreb”. Gli accordi riguardano i settori delle energie rinnovabili, l’ambiente, i mercati finanziari e la promozione dei diritti umani e vedono un importante coinvolgimento del settore privato rappresentato dalla Confederazione generale delle imprese Marocco (CGEM ) e dall’Unione tunisina dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (UTICA).
Cultura, ricerca scientifica e tecnologica
La firma di questi accordi secondo la Map, “riflette, inoltre, la volontà di sostenere la transizione politica che sta interessando la Tunisia e arricchire in modo qualitativo il quadro giuridico per la cooperazione bilaterale”. Il primo accordo riguarda un protocollo d’intesa tra l’Accademia marocchina di Studi Diplomatici e l’Istituto Diplomatico e di
istruzione tunisino. Il secondo accordo riguarda un programma esecutivo di cooperazione culturale per il periodo 2015-2017. Il terzo accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza è stato firmato dal ministro dell’Interno, Mohamed Assad e il suo omologo tunisino Lotfi Benjeddou. Il quarto documento è stato firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze marocchino, Boussaid Mohamed e dal suo omologo tunisino, Hakim Benhammouda, si riferisce ad un accordo quadro sull’integrazione regionale. Il quinto accordo, firmato dal Ministro dell’industria, del commercio , gli investimenti e l’economia digitale, Moulay Hafid El Alamy, e dal ministro
tunisino dell’Industria, dell’Energia e delle Miniere, Kamal Ben Naceur, riguarda la cooperazione nella tecnologia industriale.
Gli altri protocolli d’intesa riguardano un memorandum di cooperazione nel campo della tutela della proprietà industriale, un programma esecutivo di cooperazione nel campo della ricerca scientifica e tecnologica, un progetto di accordo di partenariato e di cooperazione tra i ministeri dell’istruzione dei due Paesi e il Consiglio nazionale per i diritti umani e l’Istituto
arabo per i diritti umani, un protocollo di cooperazione nel settore della sanità, la cooperazione nel campo della logistica e un memorandum d’intesa per la cooperazione tra l’Istituto Superiore di Studi Marittimi di Casablanca e l’Istituto Mediterraneo per la formazione nelle professioni marittime Tunisia. Infine gli ultimi memorandum interessano il settore del turismo e della governance. Mohammed VI è giunto ieri all’aeroporto di Tunisi accolto dal presidente Marzouki e ripartirà domani per Rabat.