L’estate è il periodo migliore per le truffe. E insieme a quelle realizzate dal vivo, si moltiplicano anche le truffe online. I raggiri via Internet, di solito tramite la posta elettronica, utilizzano alcuni raffinati trucchi psicologici per spingere le persone a fare cose che normalmente non farebbero, come per esempio il dare soldi a sconosciuti e rivelare dati sensibili e password.
Le truffe più frequenti
Per riconoscere una frode in Rete bisogna capire come funziona e come si presenta, tenendo presente che ognuna “sfrutta” i punti deboli degli utenti gabbati (bisogno di soldi, necessità di trovare un lavoro, voglia di cambiare vita e così via).
Ecco la top 10 delle truffe online più diffuse
1. Agevolazione nella ricerca di lavoro
La truffa consiste nel proporre un impiego su misura con frasi del tipo: “Il lavoro perfetto per te ti sta aspettando. Noi ti aiutiamo a ottenerlo”. Così, le vittime sono spinte a pagare delle cifre, anche piuttosto alte, per avere accesso al posto di lavoro sognato. Che poi, naturalmente, non arriva. Oppure, per essere messi in lista d’attesa per il lavoro richiesto, ai malcapitati viene domandato di fornire i propri dati bancari con il pretesto della raccolta delle informazioni personali necessarie all’assunzione.
2. Servizi per ridurre i debiti
I truffatori si propongono come persone in grado di aiutarvi a cancellare o a ridurre i vostri debiti. In cambio di una percentuale di quello che dovete alle banche o in genere ai vostri creditori, promettono di estinguere o rinegoziare gli obblighi finanziari che avete contratto. Il risultato? I consumatori gabbati si trovano ad avere debiti più elevati rispetto a quelli di partenza.
3. Lavoro da casa
In questo caso, il raggiro punta a convincere le vittime che lavorando da casa si possono avere guadagni migliori che in ufficio. I criminali propongono, sotto pagamento, di insegnare i segreti per fare soldi online acquistando prodotti da rivendere a prezzo più alto oppure invitano a diventare un Mistery Shopper (un acquirente “fantasma” pagato per testare la qualità delle merci e dei servizi delle aziende). I bersagli di queste truffe sono gli impiegati stanchi del lavoro d’ufficio: in molti casi, senza saperlo, diventano dei mediatori per la rivendita di beni rubati. In altre parole, ricettatori. Alla fine, anziché guadagnare denaro, si finisce con il perdere migliaia di euro in azioni legali contro i delinquenti.
4. Intermediazioni immobiliari
Avete bisogno di vendere la vostra casa al mare ma non avete il tempo per farlo? Affidatevi a noi e in cambio di piccole commissioni porterete a termine la vendita con successo e in poco tempo. Con slogan del genere, i frodatori che si fingono agenti immobiliari riescono a raccogliere migliaia di euro in commissioni ma poi, nel momento in cui le compagnie truffaldine devono vendere gli immobili scompaiono con il bottino. E le case restano invendute.
5. Offerte di prova gratuite (ma non troppo)
Uno degli inganni online più diffusi. Nelle mail, sono presenti inviti a provare gratuitamente dei prodotti o dei servizi. Il pagamento degli stessi beni offerti avviene solo se si accetta di continuare a usufruire di quanto proposto. Il problema è che anche quando i clienti non vogliono proseguire nell’utilizzo delle merci offerte, i truffatori fanno in modo che diventi quasi impossibile cancellarsi dal meccanismo e, dopo la prima “promozione”, continuano a spillare soldi ogni mese.
6. Riparazioni domestiche
Donne, è arrivato l’arrotino online. Si potrebbe sintetizzare così questo tipo di frode su Internet. Ecco cosa succede: sedicenti aziende che si occupano di fare riparazioni in casa si propongono di fare lavori di tutti i tipi (dall’aggiustare il tetto a tagliare gli alberi) per tariffe dimezzate rispetto a quelle di mercato. L’obiettivo dei truffatori, in questo caso, è quello di ottenere degli anticipi in denaro prima ancora di fare i lavori. Perché, ovviamente, quei lavori non verranno mai effettuati, lasciando i malcapitati con la casa ancora da riparare e il portafogli “più leggero”.
7. Premi già vinti
L’esca in questo tipo di raggiro è semplice: “Hai vinto 5.000 euro. Ecco come fare per intascarli“. In pratica, si fa credere alle vittime di essere i vincitori di una lotteria o di un ricco concorso a premi, specificando che l’unico step necessario per passare alla fase della riscossione è quello di pagare le tasse relative alla vincita. Chi cade nella trappola, paga il tributo perché vede che è molto inferiore alla somma promessa. Quella cifra però non arriva mai. Ma nel frattempo la tassa è già stata versata. E l’unico a festeggiare è il truffatore.
8. Prestiti
“Hai bisogno di un prestito? Nessun problema. Noi sappiamo come fartelo avere”. Attraverso promesse del genere, i protagonisti di questi raggiri riescono a spillare denaro alle vittime sotto forma di “commissioni per avviare la pratica”. E le cifre trafugate possono arrivare anche a migliaia di euro. Come prevedibile, alla fine i prestiti non vengono mai concessi.
9. Restituzione di piccole somme di denaro
Questa tecnica, meno diffusa di altre, è tra le più raffinate. I truffatori riescono a carpire dati sugli ultimi pagamenti in entrata ricevuti dai bersagli delle loro frodi. A quel punto, fingendosi i soggetti che hanno versato le somme comunicano alle vittime che nella transazione eseguita è stato inviato più denaro rispetto a quello dovuto. E aggiungono: “Siete pregati di restituirci questa piccola quota aggiuntiva che non vi spetta”. Trattandosi di importi molto bassi, alcuni consumatori tendono a fidarsi e mandano la cifra richiesta. Non si accorgono, però, che il destinatario di quel denaro non è l’individuo o la società che li ha pagati ma un impostore.
10. Furto di identità
I delinquenti propongono affari online non chiedendo nessuna somma in denaro ma solo la conferma di alcuni dati. Ovviamente, tra quei dati ci sono anche quelli bancari o le informazioni sensibili (tra cui le password) utili ad aprire linee di credito presso le banche del soggetto truffato o direttamente per rubare soldi. I furti di identità sono quelli che costringono le vittime a passare più tempo nel tentativo di riparare a tutti i danni fatti dai ladri.