Aperta nel 2010, la Trentino Film Commission promuove e sostiene le produzioni cinematografiche, televisive e documentaristiche, sia italiane che estere, in grado di valorizzare e diffondere il patrimonio culturale, ambientale e storico del territorio. La FC offre supporto logistico attraverso la ricerca di location, facilitazioni alberghiere, il coinvolgimento di professionisti attivi sul territorio e il reperimento di contatti sia con le pubbliche amministrazioni che con le forze dell’ordine. Al contempo, la Trentino FC è impegnata a favorire lo sviluppo dell’industria audiovisiva locale e a proporre momenti formativi che rendano i professionisti del settore presenti sul territorio sempre più qualificati.
A rispondere alle nostre domande, la referente Laura Zumiani (nella foto in basso) e il presidente, capo ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento, direttore del mensile Il Trentino e dei periodici editi dalla Provincia autonoma Giampaolo Pedrotti (nella foto in basso).
Qual è la data di costituzione della Trentino Film Commission? Da quale esigenza è nata?
«La Film Commission è stata istituita a fine 2010, ma è stata dotata di fondi ed è quindi diventata pienamente operativa solo a partire da maggio 2011. In Trentino prima dell’istituzione della FC, ci sono state sporadiche produzioni cinematografiche senza che ci fosse l’obiettivo preciso di rendere sistematica l’accoglienza delle troupe sul territorio. La volontà che nel 2010 ha portato alla nascita della Film Commission è stata proprio quella di rendere una prassi consolidata l’accoglienza delle produzioni e da qui la necessità di strutturare un ufficio che potesse fornire assistenza gratuita, servizi e la creazione di un fondo per l’audiovisivo.
Ulteriore incentivo alla nascita della TFC è stata la convinzione che il cinema sia un volano per l’economia del territorio e che quindi la presenza di una Film Commission potesse rappresentare un efficace strumento anti-crisi, non solo per il comparto audiovisivo locale ma per tutti gli ambiti economici connessi, ospitalità, catering, noleggi, ecc.».
Nel vostro lavoro di supporto e assistenza, come sostenete le produzioni? Alle location cosa si affianca di specifico?
«Di prassi l’approccio con la produzione riguarda in una prima fase l’assistenza nella ricerca di location, in modo tale da individuare quelle più adatte alle richieste della produzione. Inizialmente viene richiesta una lista ambienti e viene inviato materiale fotografico relativo presente in archivio. La naturale prosecuzione di questa prima fase è costituita dall’avvio di un piano di location scouting sul territorio, mettendo a disposizione gratuita un location manager locale. Questa figura affianca la produzione nella prima fase di pianificazione del progetto on site. Successivamente la Film Commission assume il ruolo di mediatore privilegiato con le diverse realtà locali, divenendo il punto di riferimento per ogni necessità logistica e burocratica della produzione, dall’avvio fino alla conclusione delle riprese (acquisizione di permessi, contatti con le forze dell’ordine e gli enti/istituzioni territoriali, messa a disposizione di un database professionisti, offerta di ospitalità agevolata, ecc.)».
Trentino Film Commission mette a disposizione dei finanziamenti diretti per le produzioni che chiedono assistenza?
«A partire dal maggio 2011, la Film Commission ha attivato un apposito Fondo destinato a sostenere la formazione e la realizzazione di opere audiovisive sul territorio provinciale, gestito sulla base di un preciso regolamento. Il Fondo è destinato a produzioni audiovisive indipendenti – italiane, comunitarie ed extracomunitarie – per la realizzazione di opere con distribuzione cinematografica, televisiva, multimediale e home video, nazionale e internazionale, nonché per opere audiovisive di carattere documentaristico e/o destinate ai new media. Il Fondo per l’audiovisivo per l’anno 2013 ha un valore complessivo di 1.200.000 euro».
Qual è il criterio con cui la Film Commission sceglie le produzioni da sostenere?
«A seconda dei soggetti beneficiari del contributo il comitato tecnico scientifico della TFC ha individuato una serie di caratteristiche più o meno importanti a cui viene assegnato un punteggio in percentuale. Sono ammessi a contributo i progetti che superano il punteggio minimo di 70 punti.
Nel dettaglio, per le produzioni cinematografiche e televisive si valutano:
1. Contenuti del soggetto (10% – max 10 punti);
2. Credenziali produzione, autore, regista, interpreti (20% – max 20 punti);
3. Numero di settimane di preparazione, riprese, post-produzione, previste e ricaduta economica diretta sul territorio provinciale (20% – max 20 punti);
4. Capacità di valorizzare e promuovere il patrimonio geografico, ambientale, culturale, storico e turistico della provincia di Trento (30% – max 30 punti);
5. Accordi di distribuzione risultanti da contratti o altra documentazione (20% – max 20 punti).
Per le Produzioni di documentario si valutano:
1. Contenuti del soggetto (10% – max 10 punti);
2. Credenziali produzione, autore, regista, interpreti (10% – max 10 punti);
3. Capacità di promuovere il patrimonio geografico, ambientale, culturale, storico e turistico della provincia di Trento (20% – max 20 punti);
4. Ricaduta economica diretta sul territorio provinciale (20% – max 20 punti);
5. Innovazione e sperimentazione nello stile e nella forma (10% – max 10 punti);
6. Accordi di co-produzione, con società locali, nazionali e/o internazionali (10% – max 10 punti);
7. Prospettive di distribuzione dell’opera e, qualora presenti, accordi di distribuzione (20% – max 20 punti).
Per le Produzioni locali si valutano:
1. Contenuti e grado di sviluppo del soggetto (10% – max 10 punti);
2. Credenziali produzione, autore, regista, interpreti (10% – max 10 punti);
3. Innovazione e sperimentazione nello stile e nella forma (10% – max 10 punti);
4. Accordi di co-produzione, con società nazionali e/o internazionali (10% – max 10 punti);
5. Prospettive di distribuzione dell’opera e, qualora presenti, accordi di distribuzione (20% – max 20 punti);
6. Attestati di partecipazione a mercati professionali, pitching e bandi nazionali e internazionali (20% – max 20 punti);
7. Ricaduta economica diretta e/o indiretta sul territorio provinciale (20% – max 20 punti).
Per le iniziative di Formazione e mercato professionale si valutano:
1. Credenziali del richiedente (30% – max 30 punti);
2. Valore del momento formativo o di mercato professionale, anche in considerazione del curriculum del partecipante o della tipologia dell’opera (40% – max 40 punti);
3. Rapporto tra costo/efficacia del progetto (30% – max 30 punti).
Per gli Editori televisivi locali si valutano:
1. Contenuti del soggetto (10% – max 10 punti);
2. Credenziali editore (10% – max 10 punti);
3. Capacità di promuovere il patrimonio geografico, ambientale, culturale, storico e turistico della provincia di Trento (20% – max 20 punti);
4. Innovazione e sperimentazione nello stile e nella forma (30% – max 30 punti);
5. Accordi di co-produzione, con società locali, nazionali e/o internazionali (20% – max 20 punti);
6. Ricaduta economica diretta sul territorio provinciale (10% – max 10 punti)».
Quali sono le modalità di finanziamento diretto?
«La TFC ha un’unica modalità di finanziamento ed è l’assegnazione di contributo pubblico. I valori massimi del finanziamento sono i seguenti:
A. per le Produzioni cinematografiche e televisive: fino a un massimo di 200 mila euro;
B. per le Produzioni di documentario: fino a un massimo di 40 mila euro;
C. per le Produzioni locali: fino a un massimo di 60 mila euro;
D. per le iniziative di Formazione o di mercato professionale: fino a un massimo di 10 mila euro;
E. per gli Editori televisivi locali: fino a un massimo di 100 mila euro».
Dalla data della vostra fondazione ad oggi, quanti lungometraggi, documentari e cortometraggi avete sostenuto anno per anno?
«Nel suo primo anno e mezzo di attività la TFC ha ospitato 26 produzioni più due in corso di produzione. In totale siamo a 10 lungometraggi italiani (tra cui Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, Il volto di un’altra di Pappi Corsicato, Colpi di fulmine di Neri Parenti, Itaker di Toni Trupia), 1 attualmente in lavorazione, 2 lungometraggi internazionali, 2 fiction Tv più 1 attualmente in lavorazione, 5 programmi Tv (come Masterchef e X-Factor), 6 documentari e 1 film di animazione».
La vostra Film Commission promuove anche la distribuzione locale?
«I nostri contributi sono a sostegno della produzione, attualmente non c’è un fondo diretto per la distribuzione sebbene per i produttori e i professionisti locali esista la possibilità di richiedere un fondo per la formazione. Grazie a questa particolare declinazione del fondo, unica in Italia, la Film Commission sostiene la metà delle spese di partecipazione a mercati e pitching nazionali e internazionali dell’audiovisivo, generalmente un costo importante nel budget di distribuzione dei produttori».
Quanto percepiscono i responsabili della Film Commission?
«L’attuale struttura è a “risparmio totale” visto che il presidente del Comitato tecnico scientifico, come pure gli altri componenti, sono quasi tutti dirigenti di altre strutture della Provincia autonoma di Trento e pertanto non percepiscono alcun “gettone”».
I responsabili e gli addetti della Film Commission possono contemporaneamente ricoprire altri ruoli o per statuto durante il mandato non possono farlo?
«Non esistono vincoli statutari in tal senso».
Si è mai verificato che uno dei responsabili della FC si sia trovato in una situazione di conflitto di interesse? Per esempio, un responsabile che firma una sceneggiatura di un film finanziato dalla FC oppure un responsabile che fa il produttore e finanzia un film della sua casa di produzione.
«No, non si è mai verificato».
Che budget annuale avete a disposizione? Quanto per la struttura e quanto per il sostegno ai film? Quest’ultima voce è sempre stata utilizzata completamente?
«Lo stanziamento complessivo della Film Commission è stato stabilito su una programmazione triennale (2011 – 2013). Ogni anno viene effettuata una divisione del budget tra spese di gestione e stanziamento per le produzioni. La suddivisione è stata proporzionale alle necessità di struttura. Il primo anno il budget totale è stato suddiviso in questo modo: 30% spese di gestione, comprendendo tutte le spese di avviamento e di realizzazione degli strumenti di base per il lavoro dell’ufficio (ideazione e costruzione sito Internet, database location, database professionisti e imprese, etc.) e 70% fondo per la produzione. Quest’anno la proporzione è di: 15% spese di gestione e 85% fondo per la produzione. L’ammontare complessivo del fondo 2013 è 1.200.000 euro».
Quando non è possibile intervenire sulla vostra dotazione finanziaria né sul film fund, quali strumenti usate per supportare le produzioni?
«Gran parte del lavoro operativo è dedicato a fornire assistenza alle produzioni in modo rapido ed efficiente. Come detto, concediamo occupazioni gratuite, utilizzo gratuito degli immobili della Provincia autonoma di Trento e di alcune prestigiose location come palazzi e castelli. Fin dall’apertura siamo riusciti ad attivare convenzioni con gli hotel e diverse imprese di servizi del territorio. Riteniamo con convinzione che la formazione del personale locale possa consentire una netta diminuzione dei costi di produzione; al momento esiste un obbligo di assunzione di un 20% di professionisti locali, ma con soddisfazione constatiamo che la media è molto più alta».
La burocrazia comunale e regionale è davvero il grande punto dolente del sistema cinema italiano?
«La Trentino Film Commission è un ufficio interno alla Provincia e inevitabilmente le regole burocratiche alle quali dobbiamo attenerci sono le stesse in vigore in tutti gli altri uffici provinciali. Spesso, quindi, si rivelano un po’ restrittive per rispondere alle nostre esigenze specifiche, ma a due anni dall’apertura siamo riusciti a collaudare le pratiche più utilizzate dalle produzioni, trovando una giusta mediazioni tra gli Enti e la necessità di lavorare in tempi stretti. A dimostrazione di ciò il fatto che riusciamo, lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine, ad ottenere gratuitamente e in tempi molto rapidi permessi e occupazioni».
Quali sono gli obiettivi e i progetti per il 2013 della Trentino Film Commission?
«Considerato che, visto il forte impegno delle amministrazioni locali allo sforzo di risanamento del debito pubblico, è già un successo poter contare su un fondo sostanzialmente analogo a quello dell’anno precedente, punteremo a mantenere le stesse prestazioni del 2012, con una duplice attenzione aggiuntiva: da una parte l’ipotesi di allestire degli studi di posa attraverso un percorso che coinvolga imprese del territorio, dall’altra una più precisa configurazione all’interno di Trentino Sviluppo, il principale braccio operativo della Provincia autonoma di Trento, che per il 2013 punta moltissimo all’efficientamento del “sistema territoriale”, sulla sua promozione e sul suo “riposizionamento” nel contesto economico internazionale».
3./Continua (Le precedenti puntate, sulla Sardegna FC e sulla Valle d’Aosta Fc, sono tra gli articoli correlati)