VENEZIA. Conservare l’unitarietà della biblioteca di Tiziano Terzani: questo lo scopo della donazione del suo patrimonio di libri antichi e mappe d’antiquariato alla Fondazione Cini di Venezia da parte della moglie Angela Terzani Staude. Lo ha spiegato lei stessa intervenendo alla prima giornata del convegno internazionale di studi Tiziano Terzani. Ritratto di un connaisseur, con il quale è stato inaugurato il nuovo Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate dell’isola di San Giorgio. ”La biblioteca – ha affermato – costituiva il suo background, parte importantissima del suo lavoro, perché le riflessioni si basano sul passato e i libri stanno lì a raccontare quello che non puoi più vedere”. C’era una precisa volontà di Tiziano, ha spiegato, di non vedere disperso questo patrimonio di conoscenze, ma anche il legame tra Terzani e Venezia. ”Pur essendo fiorentino, per miracolo, e per la scelta di una vecchia zia zitella, si chiamava Tiziano – ha detto Angela Staude – e non Lorenzo, Niccolò o Leonardo come tanti suoi concittadini. E, poi, in comune con i Veneziani aveva la voglia di salpare per l’Oriente”. La biblioteca di Terzani – la prima tranche riguarda un nucleo di 6.000 volumi – comprende libri di storia, di storia della cultura dei paesi orientali, di arte e molti reportage di viaggiatori occidentali: un’ampia panoramica di quanto prodotto da occidentali in viaggio nell’Oriente vasto che va dalle repubbliche ex sovietiche a Giappone, Cina, India, penisola indocinese. La donazione inaugura il nuovo Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione dell’Isola di San Giorgio, che ha cominciato la sua attività con il convegno che approfondisce, attraverso gli interventi e testimonianze di più relatori, la multiforme preparazione ed esperienza di Terzani riassumibili in cinque fasi sempre scambievolmente attive in lui: quella di scrittore, di giornalista, di esploratore, di spiritualista e di fervente idealista.