Da qualche anno a questa parte si fa un gran parlare del thè verde. Componente indispensabile di ogni crema anti-age, questa pianta ha ormai trovato un posto d’onore tra i prodotti “antinvecchiamento” più efficaci.
Il thè verde (Camelia Sinensis) è, in effetti, il più potente antiossidante esistente in natura. Il nome Camelia si riferisce al celebre botanico Georg Joseph Kamel, detto Camellus, mentre Sinensis significa cinese. La Medicina Tradizionale Cinese gli attribuiva il potere di guarire il mal di testa, eliminare le tossine e di preservare la giovinezza. Si narra che, nel 2700 a.C. l’imperatore cinese Shen Nung fu il primo bevitore di thè ,dando inizio a un rituale tanto sano quanto sacro. Nel 1211 d.C. il monaco giapponese, Eisai, scrisse un libro intitolato “Mantenere la salute bevendo tè“, dove lo esalta come una medicina miracolosa in grado di prolungare la vita. In quel periodo il thè verde era riservato alle classi agiate. Dopo che Senno-Rikyu, nel 1521, perfezionò l’ arte della famosa Cerimonia del Tè, l’uso di bere thè passò dalle classi alte a quelle dei samurai fino arrivare, gradualmente, al popolo. Secondo la leggenda il fondatore del buddismo, Siddharta Gautama, si strappò le palpebre come castigo perché non riusciva a restare sveglio durante le lunghe meditazioni. Nel punto esatto in cui caddero le palpebre nacque una pianta di thè che lo aiutò a restare sveglio e raggiungere la meditazione.
Da un punto di vista fitoterapico il thè verde presenta notevoli proprietà. Ricchissimo di flavonoidi, è un ottimo antiossidante, in grado contrastare i radicali liberi. Grazie all’azione detossinante aiuta a depurare l’organismo in caso di cellulite, cistite e infezioni urinarie. Inoltre, il the verde possiede capacità cardioprotettive e ipocolesterolizzanti, in grado di abbassare la pressione e proteggere le arterie. L’ azione dimagrante è dovuta, in parte, alla capacità diuretica e, in parte, a quella ipoglicemizzante, che aiuta cioè, a diminuire l’assorbimento dei grassi. Secondo l’American Journal of Clinical Nutrition una tazza al giorno di thè verde sarebbe un ottimo rimineralizzante, capace di prevenire l’osteoporosi nelle donne in menopausa. I ricercatori dell’Universita giapponese di Tohoku, invece, hanno dimostrato che il thè verde contribuisce a combattere la degenerazione cognitiva, ad esempio nel morbo di Parkinson o di Alzheimer. Inoltre, diversi studi hanno sottolineato l’azione inibitrice nei confronti delle formazioni neoplastiche.