ROMA. Una statua di Caligola completamente restaurata dopo che i ladri l’avevano fatta a pezzi per caricarla su un container diretto in Svizzera e una serie di manufatti marmorei e bronzei, recuperati e correlati alla figura dell’imperatore, provenienti dalle sue navi, dalla villa sul lago di Nemi e dal santuario di Diana Aricina.
E’ la mostra “sulle tracce di Caligola, storie di grandi recuperi della Guardia di Finanza sul lago di Nemi”, che inaugurata al complesso del Vittoriano rimarrà aperta fino al 22 giugno. La mostra, che ha ottenuto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa dal Nucleo Polizia Tributaria Roma – Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Gdf in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, nasce dall’esigenza di conferire visibilità all’operato che la Gdf pone per la salvaguardia dei beni archeologici. L’esposizione è a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, e si avvale tra gli altri dei contributi del consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del presidente della Repubblica, Louis Godart, del Direttore Generale del ministero dei Beni culturali Luigi Malnati e del comandante del Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Gdf Massimo Rossi. La statua di Caligola in trono come Zeus, risalente agli inizi del I secolo dc, fu rocambolescamente recuperata dai finanzieri nel gennaio 2011 mentre era in procinto di essere trafugata all’estero ed è stata completamente restaurata da un team di esperti che l’hanno ricomposta nella originaria foggia. La mostra è corredata da un apparato didattico e multimediale, con immagini storiche provenienti dagli archivi di Teche Rai, attrezzature sequestrate ai “tombaroli” e corner tematici sulla attività della Gdf a tutela dell’arte. Nel sono biennio 2012-2013, l’impegno dei finanzieri ha consentito il recupero di 11.258 manufatti di interesse archeologico; il sequestro di 136.873 opere contraffatte e la denuncia di 294 responsabili per violazione di natura penale.