Eccoci tornati all’appuntamento con lo stress (ovviamente in senso lato…). Nelle puntate precedenti abbiamo visto quali sono le emozioni che ci assalgono quando siamo stressati e i motivi che innescano in noi questa sensazione. Oggi vedremo cosa accade al nostro fisico in questi momenti e i pericoli in cui potremmo incorrere se non impariamo a gestire lo stress.
Cosa accade al nostro fisico
Cosa accade al nostro fisico quando siamo stressati? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima chiederci come funzioni la funzione evolutiva dello stress.
Lo stress, similmente alla paura, viene scatenato dentro di noi da impulsi di distruzione o di fuga degli ostacoli: il metabolismo aumenta, il battito cardiaco si fa più veloce, la pressione sanguigna sale, il respiro diventa affannoso, i muscoli si tendono; le attività non necessarie come la digestione diminuiscono, la saliva si secca e anche le mucose nasali si seccano, così che possa arrivare più aria nei polmoni. Tutti questi meccanismi fisici servono per prepararsi all’azione di attacco o di fuga, ma a incrementare la sensazione di stress è la difficoltà o l’impossibilità a poter sfogare questi impulsi.
L’utilità dello stress
Se la sensazione di stress deriva solo da una difficoltà nel reagire, talvolta può essere addirittura positiva perché ci impegna maggiormente nel compito da assolvere portandoci quindi ad un probabile successo nel superamento dell’ostacolo, con una conseguente benefica soddisfazione.
Se a stressarci è invece proprio l’impossibilità (o la sensazione di impossibilità) di mettere in atto i meccanismi utili per il superamento della difficoltà, lo stress diviene inesorabilmente negativo, provocandoci non pochi danni collaterali: non possiamo attaccare, e non possiamo neanche fuggire, ecco cos’è il vero stress.
Ma lo stress, anche quello negativo, disturbando il nostro organismo, ci fa comunque comprendere che bisogna trovare una soluzione alla situazione che si sta subendo, forse talvolta sarebbe meglio ascoltare questa brutta sensazione per correre ai ripari.
Conseguenze sulla salute
Per quanto possa essere un utile campanello d’allarme, agendo sul nostro fisico, lo stress porta comunque a diversi problemi di salute, alcuni anche molto gravi.
Causando un’accelerazione del cuore, le persone particolarmente stressate, possono arrivare ad avere una cardiopatia cronica, questa può portare ad una formazione di placche nei vasi sanguigni, le quali impediscono il flusso di ossigeno e sostanze nutritive al cuore.
Molto allarmante è anche la scoperta che lo stress prolungato indebolisce il sistema immunitario, uccidendo le cellule T, ovvero le cellule killer, le quali al di là del nome sono in realtà cellule molto utili per la nostra salute, infatti sono quelle deputate al ruolo di eliminazione delle cellule infette e delle cellule anomale. Questa scoperta è importantissima perché non solo ci fa comprendere quanto sia importante evitare lo stress in esubero, ma ci fa comprendere anche come in una situazione patologica sia buona cosa reagire con positività, infatti l’umore positivo, di contro, rinforza il sistema immunitario, aiutando a debellare la malattia.
Ma perché c’è questa connessione tra stress e malattia?
Un legame importantissimo
Il legame tra stress e cellule T è conseguente al legame che tra il sistema nervoso e quello immunitario: tra questi due sistemi vi sono moltissime connessioni anatomiche e fisiologiche, ad esempio i linfociti, globuli bianchi del sistema immunitario, hanno moltissimi recettori per un alto numero di neurotrasmettitori del sistema nervoso; quindi i linfociti sono equipaggiati per ricevere segnali dal sistema nervoso. E’ come se le nostre emozioni comunicassero al sistema immunitario la gioia e la voglia di combattere, o nel caso inverso, la tristezza e la resa.
Ad esempio da uno studio effettuato sugli anziani da Kamen, Rodin e Seligman nel 1991 è risultato che i soggetti pessimisti avevano un sistema immunitario più carente, presentando malattie più frequenti e guarigioni più lente, rispetto a quelli ottimisti. Se i pessimisti hanno già la tendenza a vivere gli avvenimenti come maggiormente stressanti, la risultante compromissione della salute peggiora maggiormente il tutto.
Ovviamente sarebbero da fare altre ricerche per comprendere questo legame, ma è ormai di opinione comune nell’ambiente medico che il buon umore aiuti a guarire, mentre il cattivo umore possa portare a complicazioni.
Danni indiretti
I danni alla salute sono creati dallo stress anche in modo indiretto, infatti oltre ai danni dei quali abbiamo appena parlato, lo stress può portare anche ad avere comportamenti dannosi per il proprio fisico.
Un classico esempio è quello del fumo, spesso le persone stressate tendono a fumare maggiormente con tutti i danni già noti collegati a questo comportamento.
Oltre a trovare un placebo nelle sigarette, chi è stressato può decidere di arrivare all’uso di sostanze illegali o di abusare di quelle legali, in definitiva si potrebbe sostenere che lo stress porta alle dipendenze, non solo da sostanze, ma anche comportamentali, come il gioco compulsivo, la navigazione senza fine e l’abuso di televisione. Tutti comportamenti che se è vero che praticati con giudizio possono dare una sensazione di rilassamento (utile a rimettersi all’opera per potersi muovere nella direzione giusta dell’abbattimento degli ostacoli), se sovrautilizzati diventano un falso rimedio, il quale può solo portare ad un peggioramento della situazione in quanto distrae dal reale percorso risolutivo.
Inoltre il mettere in atto comportamenti compulsivi nell’illusione di ridurre lo stress, fa sentire la persona maggiormente stressata, perché quello che prima veniva usato come rimedio allo stress, col tempo ne diventa una prova. Per fare un esempio è come se l’individuo all’inizio pensasse “faccio questo perché sono stressato” mentre col tempo il pensiero diventa “se faccio questo vuol dire che sono davvero stressato”.
Non dimentichiamoci che quando si è stressati vi è offuscamento mentale, è probabilmente per questo che si creano circoli viziosi negativi piuttosto che sensate soluzioni.
Effettivamente uno dei danni indiretti che può più facilmente innescare falsi comportamenti risolutivi è la mancanza di sonno, di questa abbiamo già accennato nelle puntate precedenti, ma è bene specificare che è stato dimostrato che chi dorme 5 ore a notte mostra notevole carenza nelle seguenti attività cerebrali: memoria, apprendimento, ragionamento logico, capacità matematiche, elaborazione verbale e soprattutto carenza nella capacità di prendere le decisioni giuste.
E’ ovvio che questo dato è importante per moltissimi altri settori della vita, e giustifica il motivo per cui è meglio essere riposati prima di un lavoro importante o di un compito in classe. Ma tornando a chi è stressato, dormendo poco rischierà di stressarsi ancora di più, oltretutto se resterà la notte sveglio per pensare ai propri problemi, cercando di capire se vi è soluzione, rischierà di prendere la decisione sbagliata: sarebbe meglio dormirci su, in questo modo a menta fresca potrà realmente capire cosa è giusto fare.
Tornando ai pessimisti, considerando quanto detto sopra, proprio perché maggiormente stressati hanno la tendenza a mettere in atto comportamenti più rischiosi nel tentativo di sedare il loro stress, questo ovviamente complica ulteriormente il quadro perché in conseguenza di tali comportamenti si trovano maggiormente esposti al rischio di patologie che aggravano il loro già carente (per colpa dello stress) sistema immunitario.
Su un piano inclinato
Bisogna infine far notare che anche se nasce come campanellino d’allarme, lo stress in alcune persone diviene talmente continuo da perdere la sua utilità in quanto non è più possibile riconoscere la situazione originaria o comunque quella di maggiore stress. Infatti quando la persona è particolarmente stressata, bastano anche stimoli minimi per far esplodere la sensazione di stress, confondendo il reale fulcro della questione, e spesso confondendo e irritando le persone che gli sono accanto, arrivando così ad una spirale di stress che nei limiti estremi potrebbe addirittura portare a sparare in mezzo al traffico.
E allora che fare? Ci sono delle soluzioni per poter risolvere questa situazione e combattere definitivamente lo stress, almeno quello in eccesso?
Non vorrei farvi sentire… troppo stressati nell’attesa, ma delle soluzioni parleremo approfonditamente nella prossima puntata. (fine terza parte)