La cucina napoletana, come molte cucine “povere” (ossia capace di realizzare ottimi piatti con ingredienti dal costo non eccessivo), dispone anche di qualche… trucco. Tra questi, quello più diffuso è ingannare il gusto: far credere, dare la sensazione, che ci sia un ingrediente che invece non c’è. Naturalmente l’ingrediente che non c’è è quello più costoso. E’ il caso delle vongole, ma anche del tonno. Le vongole fujute (un francesismo: dal verbo fuir, fuggire) sono un esempio classico. Inutile dire che con i commensali dovrete essere onesti e avvisarli prima. Altrimenti… fujtevenne.
Ingredienti per 4 persone:
350 grammi di spaghetti o, meglio, vermicelli – 1 barattolo di pomodorini in scatola – olio e.v.o. – 2 spicchi di aglio – una abbondante manciata di prezzemolo fresco tritato
Mentre cuoce la pasta, che scolerete al dente, soffriggete nell’olio gli spicchi d’aglio che toglierete non appena diverranno bruni.
Versate i pomodorini e schiacciateli con i rebbi di una forchetta.
Aggiungete gli spaghetti al dente e mentre mescolerete con energia per consentire al sugo di impregnare bene la pasta versate tutto il prezzemolo che non deve cuocere, ma solo rilasciare il suo sapore. Altre 2 o 3 girate e servite subito.