Rinviare la scadenza del 30 giugno o provare a rispettarla anche se due Tribunali su tre non sono ancora pronti a poco più di un mese dalla prevista entrata in vigore? Confronto a Parma tra AIGA, Associazione Italiana dei Giovani Avvocati, e il sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri sullo stato di attuazione del Processo Civile Telematico.
Il PCT, infatti, è ancora in alto mare: per fare un esempio, con riferimento alla fase monitoria, emerge infatti che solo 36 Tribunali su 100 sono pronti alle “ingiunzioni digitali”. Ancora peggiori i dati riguardanti le altre fasi. Il report diffuso ieri nel corso de #lanuovagiustizi@, prima Conferenza nazionale sull’Ordinamento Giudiziario, che ha riunito a Parma oltre 300 giovani legali, ha acceso il dibattito.
«I problemi per rispettare la scadenza del 30 giugno esistono – ha ammesso il sottosegretario Cosimo Ferri intervenendo alla Conferenza di AIGA – ma noi ci crediamo e andiamo avanti. Vogliamo valorizzare il più possibile il Processo civile telematico, vogliamo investire e qualificare sempre di più il nostro personale amministrativo. Le risposte da dare alle difficoltà messe in evidenza dal report dell’Aiga possono essere diverse: non possiamo sbagliare però, perché quello del processo telematico sarà comunque il primo passo importante nel dare risposta a quel cambiamento che tutti i cittadini attendono sul tema giustizia».
Pronta la risposta di Nicoletta Giorgi, presidente di AIGA: «Sul processo civile telematico confidiamo che la scelta del ministero non sia al ribasso. Non dobbiamo consentire che chi si è impegnato a rispettare la scadenza rimanga deluso e che chi rema contro la riforma del nostro ordinamento possa dire “tanto lo sapevo”».
I dati della rilevazione, condotta su un campione di 80 Tribunali italiani, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale, testimoniano una diffusione non omogenea del Processo Civile Telematico sul territorio nazionale: un’Italia tagliata in due, dove casi di eccellenza e casi disperati sono distribuiti in maniera tutto sommato uniforme tra Nord, Centro e Sud (vedi cronaca di ieri).