LATINA. Sabato 30 giugno al Castello Caetani di Sermoneta sono di scena il pianista Bruno Canino (anche docente al Corso di musica da camera con pianoforte ai Corsi di perfezionamento e interpretazione musicale del Campus di Latina) e il violinista Fabrizio Von Arx che eseguiranno la famosa Sonata a Kreutzer di Beethoven, insieme alla Sonata n. 3 op. 45 di Edvard Grieg e Fratres di Arvo Pärt. È questo il secondo appuntamento del 48° Festival Pontino di Musica in programma a Sermoneta, Priverno, Fondi, Sperlonga e Cori fino al 28 luglio, organizzato dal Campus Internazionale di Musica di Latina. Una pluriennale collaborazione quella fra Bruno Canino e Fabrizio von Arx, che li ha visti suonare insieme, con grande successo di pubblico e critica, in prestigiose sale da concerto in Italia e all’estero; il loro CD della Dynamic sulle Sonate per violino e pianoforte di Schumann è stato premiato dalla critica con le cinque stelle della rivista “Musica”.

I due interpreti aprono il programma con la Sonata n. 3 op. 45 in do minore di Edvard Grieg, composta dal musicista norvegese tra il 1886 e il 1887, ed eseguita in prima assoluta a Lipsia dal compositore stesso e dal violinista Adolf Brodskij. In questa musica si ritrova la forza dell’invenzione melodica impregnata di quel gusto popolare scandinavo che ovunque emerge nelle composizioni romantiche di Grieg.

Con il compositore contemporaneo estone Arvo Pärt (1935) approdiamo ad una dimensione sonora quasi mistica: Fratres è infatti il risultato del progressivo avvicinamento dell’autore alla musica sacra antica (gregoriana in modo particolare), richiamando immagini assolutamente metafisiche: “potrei paragonare la mia musica – afferma il compositore – a una luce bianca che contiene in sé tutti i colori. Solo un prisma può dividere i colori e lasciarli apparire singolarmente. Questo prisma può essere lo spirito dell’ascoltatore”.

Il programma termina con la famosa Sonata n. 9 op. 47 in la maggiore “a Kreutzer” (1803) di Beethoven: dedicata al famoso violinista parigino Rodolphe Kreutzer che, ironia della sorte, non eseguì mai il brano, considerandolo troppo difficile, la sonata ha acquisito notorietà oltre che per la monumentalità della sua forma e la bellezza armonica e melodica, anche grazie all’omonimo racconto di Tolstoj che ebbe l’occasione di ascoltare il brano, rimanendone fortemente colpito.

Domenica 1 luglio (ore 19.30) il 48° Festival Pontino di Musica si sposta a Priverno all’Antica infermeria dell’Abbazia di Fossanova per ospitare un trio inedito e di eccezionale bravura: sono il violinista francese Gilles Apap – che Yehudi Menuhin ha definito “il violinista più rappresentativo del ventunesimo secolo”-, il violista Bruno Monsaingeon, celebre anche per essere il regista di importanti documentari sui maggiori musicisti del nostro tempo (e legato ad Apap da un’amicizia ventennale, testimoniata anche dal bel documentario di Monsaingeon dedicato al violinista francese The unknown fiddler of Santa Barbara) e il pianista Roberto Prosseda fra i consulenti del Campus internazionale di musica. Tre artisti di fama internazionale si incontrano per il gusto e il piacere di fare musica insieme in una formazione da camera di raro ascolto che lega insieme il violino, la viola e il pianoforte.

Apap, Monsaingeon e Prosseda apriranno il concerto con uno dei pochi trii scritti per questo organico, quello in do minore che Felix Mendelssohn-Bartholdy compose giovanissimo a undici anni nel 1820, probabilmente per qualche occasione privata di casa Mendelssohn. La serata prosegue con la celebre Sonata per violino e pianoforte di Maurice Ravel, due trascrizioni per viola e pianoforte curate dallo stesso Monsaingeon (Largo dalla Trio sonata n. 5 BWV 529 di Bach e Prélude et variation di Franck) e si conclude con il trio che si ricompone sul palco per la Suite bergamasque, fra i capolavori di Debussy, anche questa nella raffinata trascrizione di Monsaingeon.

La manifestazione prosegue lunedì 2 luglio alle ore 17 con il seminario Filmare la musica che Bruno Monsaingeon terrà al Castello Caetani di Sermoneta e a cui seguirà (alle ore 21) la proiezione a ingresso gratuito di uno dei più interessanti documentari del regista francese Yehudi Menuhin, il violino del secolo. Un appuntamento da non mancare con l’artista francese, maestro nell’arte di film sulla musica e che ha ritratto, nei suoi documentari, musicisti come Nadia Boulanger, Yehudi Menuhin, Sviatoslav Richter, David Oistrach, Friedrich Gulda, Paul Tortelier, Glenn Gould e tanti altri.

Per ulteriori informazioni:

Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia, 31 – 04100 Latina, tel. 0773.605551 0773.30250), www.campusmusica.it; info@campusmusica.it

Costo biglietti: Intero € 15,00 – Ridotto € 10,00 (la riduzione è valida per giovani fino a 18 anni, studenti del Conservatorio e dell’Università Pontina, persone con più di 65 anni di età)

 

Di Golem

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