Non è mai troppo presto per cominciare a leggere. Il progetto mondiale Nati per leggere promuove la lettura fin dalla gestazione ed è dimostrato che il “piacere di leggere” non nasce dal nulla, ma è collegato alla sfera dell’affettività, delle emozioni e dipende, in gran parte, dalla capacità dei libri di spiegare la dimensione reale con quella fantastica.
Per far crescere i nostri bimbi più consapevoli è necessario cominciare a leggere insieme a loro da subito. Ne è convinta e sostiene da anni con il suo lavoro questa teoria Giovanna Scatena, la Signora delle Favole.
In Fantasilandia bisogna saper entrare in punta di piedi, calandosi nel mondo dei più piccoli e diventandone parte.
L’Isola delle fiabe e la Casa dei bimbi. Da sogno a realtà. Giovanna Scatena non crede di essere speciale, ma in questi trent’anni, come impiegata delle Biblioteche di Roma, ha creato qualcosa di speciale, l’Isola delle Fiabe e la Casa dei bimbi. Ci racconta il suo progetto e com’è stato possibile realizzarlo.
“Nel ’97, all’interno della Biblioteca Rugantino a Torre Spaccata, dove lavoravo, nasce l’idea. Ero diventata nonna da poco e vedevo che non c’erano spazi dove poter portare i bambini.
La responsabile, Eliane Noelle Drudo, come me voleva lavorare con i bambini. Visto che loro non venivano in biblioteca, decidemmo di portare noi la lettura nelle scuole e così, con la nostra valigia di libri, cominciammo ad andare a raccontare le storie alle materne.
Vedevamo che aumentava la richiesta delle maestre che avrebbero voluto portare i bambini nella nostra biblioteca e così, con Eliane, ci ingegnammo.
Nella cucina in disuso della Rugantino nacque la prima Isola delle fiabe grazie all’aiuto dei commercianti del quartiere che ci fornirono l’attrezzatura necessaria.
Il passaparola continuava a far arrivare nuove richieste da parte delle scuole e cominciarono ad arrivare anche delle Scuole Elementari.
Finché, passetto dopo passetto, siamo riusciti a realizzare il nostro sogno, una biblioteca – e non una ludoteca – una biblioteca “speciale” come lo sono i nostri bambini e bambine – dedicata interamente a loro con uno scaffale per adulti, genitori, insegnanti, educatrici e a tutte quelle persone che si impegnano per una crescita più consapevole delle nuove generazioni. Questo in una periferia della città.
Quel sogno, che si chiama la Casa dei bimbi si trova a CinecittàEst, si è concretizzato nel 2002 con i 20 milioni di vecchie lire vinti grazie a un concorso interno per dipendenti pubblici del Comune di Roma, Il tempo liberato, per migliorare la qualità della vita, “Premio Ernesto Nathan”: 247 libri, per cominciare, e un’unica impiegata che investe e crede tanto nell’importanza dell’Ente Pubblico, della Cosa Comune che deve e può offrire servizi di qualità. l’Isola delle fiabe è oggi uno spazio attivo in molte scuole che hanno condiviso il progetto e hanno creato al loro interno uno spazio altro; uno spazio privilegiato, quello del sogno e della narrazione che darà ai bambini e alle bambine l’opportunità di scoprire il libro come fonte di relazione, confronto, conoscenza e piacere.
Perché, ci spiega Giovanna, “noi non possiamo raggiungere tutti i bambini. Le istituzioni preposte, dovrebbero promuovere questo progetto all’interno di tutte le scuole, dai nidi alle superiori perché l’obbligo, purtroppo, a volte schiaccia le potenzialità naturali dell’essere e impedisce di mettere a disposizione dell’intera comunità le proprie attitudini.
Noi, come istituzione Biblioteche di Roma Capitale, potremmo essere di supporto per divulgare il metodo finora utilizzato e che ha dato risultati rilevanti.
Il lavoro grosso si fa in famiglia ed è con l’esempio che infondiamo nei figli l’amore per la lettura. I bambini fanno quello che noi facciamo e non quello che gli diciamo di fare se non lo facciamo in prima persona “.
Perché è così importante leggere fin da dentro la pancia e qual è la ricetta per farlo al meglio della Signora delle favole? “Le fiabe hanno un potere magico che è quello di rassicurare i bambini. E’ scientificamente provato che davanti a un disagio o a un problema il bambino si calma nel momento in cui gli raccontiamo quella storia che gli raccontavamo quand’era dentro la pancia.
Il mio consiglio è di cominciare a leggere ai piccoli prima possibile, già dal sesto mese di gestazione, e per almeno 15 minuti al giorno. I primi mille giorni sono fondamentali per la formazione del carattere di una persona.
A tre anni il bambino avrà una proprietà di linguaggio che stupirà e una visuale di vita a 360 gradi. Attraverso le storie saremo in grado di affrontare con loro anche l’argomento più cruento e doloroso. La letteratura aiuta ad affrontare qualsiasi argomento”.
Vediamo la Signora delle favole all’opera in un centro yoga di Monteverde vecchio, un sabato mattina dov’è stata invitata da un gruppo di mamme e rimaniamo colpiti dalla sua capacità di calamitare l’attenzione anche dei bimbi di pochi mesi.
L’atmosfera dell’Isola delle favole si crea in un attimo. Basta un libro, uno sgabello, mamme e papà seduti a cerchio e i bimbi al centro, e la voce rassicurante della Signora delle favole che fa volare nel mondo di Fantasilandia.
La lettura è preceduta da un esercizio di autostima. Come mai? “L’esercizio che facciamo l’ho abbiamo tratto dal libro “Imparare a Educare’ di J.Donald Walters Edito Il Punto d’Incontro.
Prima di entrare nel mondo delle favole ripetiamo ad alta voce, ‘sono ben desto e pronto, positivo, pieno di energia, colmo di entusiasmo…’ e così via.
La speranza è che i bambini a furia di ascoltare e in seguito dire queste parole le interiorizzino e diventino parte del loro modo di essere. Raggiungere l’autostima è importante per ogni individuo per affrontare gli ostacoli che si incontreranno nel percorso della vita più consapevolmente”.
E poi si comincia, cala il silenzio e tutti, i più piccoli in particolare, incantati, dal modo di leggere di Giovanna.
In un attimo ci si ritrova immersi nelle atmosfere di quei deliziosi libri illustrati che fanno riflettere grandi e piccini, “Quando sono nato”, “Il dono della farfalla”, “A caccia dell’orso”, “Bisognerà”, “La poesia che guarisce i pesci” o le varie raccolte di fiabe di Calvino.
Alla fine di ogni incontro con la Signora delle favole, si torna a casa più contenti e con tanti libri presi in prestito in biblioteca.
Canticchiando coi propri figli “Goccia dopo goccia nasce un fiume. Un passo dopo l’altro si va lontano…E se una voce sola si sente poco, insieme a tante altre diventa un coro!…Dal niente nasce niente, questo sì!”