Senza aiuti urgenti, “oltre 60 mila bambini potrebbero morire di fame in Somalia”. E’ questo l’appello lanciato dall’esponente della comunità somala romana, Zeinab Barahow–Gregorio, a “Golem” per denunciare il silenzio dei media sulla siccità nel suo paese. “Camminano per chilometri su letti di fiumi prosciugati, raschiano nel fango alla ricerca di quel po’ che resta, acqua marrone da bere goccia dopo goccia – spiega la Barahow – questi sono i drammatici effetti della siccità, aggravati quest’anno dal fenomeno El Niño, oltre che dalle persistenti condizioni di instabilità istituzionale e insicurezza interna”. Spiega l’attivista somala “da settimane l’alto funzionario Peter De Clerq, coordinatore delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari alla Somalia, ripete che il livello di malnutrizione è estremo”. De Clerq ha lanciato giovedì scorso un nuovo e accorato appello alla comunità internazionale per una raccolta urgente di fondi “che possa alleviare le sofferenze di milioni di persone minacciate dalla siccità in Somalia. Tra queste, sono oltre 300 mila i bambini sotto i 5 anni gravemente malnutriti che necessitano urgente assistenza medica, cibo e altro materiale di sostegno”. La Barahow lancia un appello alle istituzioni italiane e ai media del nostro paese per avviare subito una raccolta fondi per le vittime della siccità in Somalia.