Dal peccato di gola, trattato nei precedenti articoli, eccoci approdare nella lussuria, passo abbastanza semplice da fare, non solo perché in entrambi i casi ci si ritrova a parlare di dipendenze, ma soprattutto perché gola e lussuria sono gli unici tra i vizi capitali a sfociare nel bisogno biologico e naturale.
Essi sono gli unici comportamenti che si trasformano in vizio solo se viene passata una certa soglia, che può essere quantitativa e/o qualitativa; quindi sono gli unici peccati dove la completa astinenza non solo diviene a sua volta un vero peccato, ma può portare alla morte, del singolo e dell’umanità intera.
Quando il sesso diviene un peccato
In campo psicologico si può considerare un peccato l’atto sessuale, nel senso che è un peccato farlo, esclusivamente quando si perde il piacere e il senso ludico ad esso accompagnato. Quando diviene un bisogno per combattere lo stress e non più un piacere di per sé, o quando diviene inutile ricerca eterna in conseguenza dei propri problemi psicologici.
Il sesso trasformato in droga, o ossessione (prossimamente scopriremo la differenza) fa perdere di vista il sesso stesso, al vero centro dell’attenzione c’è il bisogno di farlo, non l’atto vero e proprio; quindi la continua ricerca di situazioni erotiche non è finalizzata al piacere, ma utilizzata per combattere i propri problemi interiori come la solitudine, la paura della morte, l’incapacità o la paura di amare, nonché il senso di inferiorità, il non sentirsi degno delle situazioni.
Identikit dell’ipersessuale
Secondo le ultime ricerche il 10,3% degli uomini e il 2% delle donne tra i 20 e i 40 anni soffrono di ipersessualità. Di questa percentuale il 40% è sposata e il 64% è eterosessuale. Solitamente si tratta di persone provenienti da ceti medio alti, senza problemi economici e con una buona cultura alle spalle.
Spesso ansiosi e con tendenze depressive, sofferenti alla solitudine, ma al tempo stesso insofferenti ai coinvolgimenti affettivi. Tendenzialmente violenti: non di rado aggrediscono verbalmente e fisicamente i partner, nonché i propri figli.
I sex addict, così vengono definiti in inglese gli ipersessuali, passano la maggior parte del tempo a ricercare avventure sessuali, o a ristabilirsi da queste, sia in senso fisico che psichico, ovvero cercando di eliminare le sensazioni di pentimento e colpa, sempre presenti al termine dell’atto sessuale.
Il sex addict entra infatti in un’empasse: esso si sente in colpa per quello che ha fatto, nei confronti di se stesso (soprattutto se donna) o nei confronti di qualcun altro (soprattutto se uomo), la sua autostima si riduce e per rispondere a questa lesione dell’autostima, nonché allo stress ad essa accompagnata, torna a ricercare nuova compagnia sessuale.
Dopo l’atto sessuale gli uomini tendono a sentirsi degli imbroglioni, immeritevoli dell’affetto delle loro compagne, mentre le donne si sentono umiliate e maggiormente insoddisfatte. L’unico modo per eliminare questi pensieri è ricercare nuova compagnia.
Si deve qui però far notare che il 71% degli ipersessuali dichiara di aver fatto lunghe pause di astinenza sessuale nel tentavo di riappacificarsi col proprio sé, ma tali pause divengono inutili se non accompagnate ad un risoluzione dei problemi veri che hanno determinato il problema: ovvero il bisogno di trovare continuo piacere fisico per quanto riguarda l’uomo, e il bisogno di scoprire il piacere per quanto riguarda la donna.
Differenze principali tra uomo e donna ipersessuali
Detto questo è chiaro che vi siano importanti differenze tra uomo e donna, ma la più eclatante riguarda il presentarsi dell’anorgasmia.
Negli uomini essa può arrivare col tempo, come effetto collaterale alla vita sessuale estrema, infatti proprio come dei dipendenti da sostanze, essi arrivano col tempo all’assuefazione per cui hanno bisogno di dosi sempre maggiori. In questo caso sarà necessario sempre più tempo per raggiungere l’orgasmo nonché attività sempre più estreme, fino ad arrivare ad un limite difficilmente superabile. Può anche capitare che l’uomo arrivi a problemi di erezione veri e propri o a eiaculazione precoce, o che si alternino questi problemi.
Mentre per quanto riguarda le donne l’anorgasmia, spesso accompagnata anche da frigidità, è proprio il motivo per cui divengono ninfomani, esse infatti sono alla ricerca ossessiva del piacere che non riescono a trovare; non comprendendo che il problema è psicologico ed è quindi inutile cercare di “provare” ogni uomo con cui vengono a contatto nella speranza che sia quello giusto (o nella paura di non aver sedotto proprio quello giusto). Paradossalmente sarà proprio la scoperta dell’orgasmo a fermare queste donne nella loro attività, ma tale risolutiva scoperta potrà avvenire solo tramite un lavoro introspettivo, anzi l’eterna ricerca esterna al loro problema mai potrà portare alla soluzione e alla vera scoperta del piacere.
Ipersessuale o mitomane?
Gli ipersessuali, che siano satiriaci o ninfomani, non vano confusi coi mitomani, quest’ultimi infatti amano millantare, in modi più o meno plateali e goliardici, le loro prestazioni sessuali, sia per quanto riguarda la quantità che la qualità.
I mitomani sono noti per inventarsi prestazioni incredibili, e quando fanno davvero sesso amano renderlo noto a tutti, nella convinzione delirante di essere tra le poche persone al mondo sessualmente attive, e quindi vantandosi per tal motivo. Spesso desiderano eccitare gli altri coi loro racconti oltre che meravigliarli, ma la maggior parte delle loro storie è totalmente inventata o decisamente esagerata, dopotutto l’esperienza insegna che chi più parla, meno fa.
Ma come comprendere se ci si trova di fronte ad un mitomane o ad un sessuomane, la prima differenza è che il primo parla delle sue esperienze sessuali, mentre il secondo non ama parlarne, ma in compenso parla spesso di sesso. Ma di come riconoscere i satiriaci (gli ipersessuali o sex addict uomini) e le ninfomani lo vedremo nei prossimi articoli, in cui parleremo anche dell’ipersessualità nella terza età e del cyber sex. Ma parleremo anche dei grandi aspetti positivi del sesso e del peccato dell’astinenza, e mi raccomando: non confondete gli amanti del buon sesso con gli ipersessuali!