ROMA. Trenta capolavori della scultura italiana degli anni Trenta, bronzi, marmi, terrecotte, ceramiche realizzati da maestri come Marino Marini, Arturo Martini, Mirko Basaldella, Emilio Greco e provenienti dalle raccolte della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, sono in mostra nell’Aula Ottagona del Museo delle Terme di Diocleziano. In un allestimento di grande suggestione, le opere testimoniano l’influsso dell’arte etrusca e romana su generazioni di artisti che guardarono all’antico quale imprescindibile riferimento cui attingere forme e materiali. Intitolata Il Moderno nell’Antico. Scultura italiana degli anni Trenta, la piccola, ma preziosa rassegna, documenta quanto gli scultori della prima metà del Novecento siano stati in grado di infondere alle creazioni moderne lo spirito antico, rivisitandone la cultura, la sapienza, la perizia tecnica e il valore, andando ben oltre gli usi politici e propagandistici che della romanità stava invece facendo in quei decenni il regime fascista.