Sembra che succeda tutto a Montecitorio: taglio delle spese per i telefoni dei deputati, ritiro di decreti ostruzionati, sospensioni agli indisciplinati… Ma il Senato dimostra di non essere da meno e approva il Milleproroghe.

CAMERA
AULA

Sospensione di 15 giorni dai lavori parlamentari per Stefano Dambruoso (SC) a partire da lunedì 10 marzo. La scelta di strattonare la deputata Lupo è stata poco Civica. folta la pattuglia dei 5 stelle che si sono beccati 10 giorni: 23 persone, mentre la deputata Benedetti ne ha vinti 12. Tutti a casa (per la sospensione, s’intende). Ma non potranno assentarsi tutti contemporaneamente (sennò chi vota?) allora si assenteranno scaglionati (senza cambiare vocali, per favore).
Da inserire tra le good news, la decisione dell’Ufficio di Presidenza di sopprimere il rimborso forfettario per le spese telefoniche (più di tre milioni di euro all’anno per ogni deputato!) sostituito con un plafond di 1200 euro massimo e il rimborso delle spese documentate, ma le utenze dovranno essere rigorosamente intestate al deputato.
Comunque, è stata approvata la delega fiscale, tra le novità la revisione del catasto dei fabbricati, norme in materia di evasione ed erosione fiscale, semplificazione fiscale e molto altro ancora (http://www.camera.it/leg17/465?tema=465&La+delega+fiscale+).
La cosa ha pure incassato il plauso degli avvocati, che di questi tempi…
Ma la delega fiscale è andata in porto grazie al ritiro da parte del governo del decreto 151/2013 sulle Disposizioni di carattere finanziario indifferibili finalizzate a garantire la funzionalità degli enti locali (Salva Roma) e allora è successo il finimondo. Il neo ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi ha esordito con questa iniziativa. Quando si dice chi ben comincia è a metà dell’opera

COMMISSIONI
La commissione Giustizia ha dato parere favorevole con condizioni e osservazioni allo schema di decreto ministeriale sulla regolamentazione dei parametri per i compensi degli avvocati. Ripristinare la percentuale fissa per il rimborso delle spese generali forfettarie, in un valore fisso compreso tra il 10 e il 20 per cento del compenso per la prestazione e la motivazione del giudice per la sua determinazione del compenso, tabelle a parte per giudizi di famiglia e minorili tra le condizioni poste.
(I pareri delle commissioni di Camera e Senato sono leggibili in allegato).

SENATO
AULA

Fino a questo momento potrebbe sembrare che quasi tutto sia successo a Montecitorio in questa settimana, invece no. PalazzoMadama ha approvato definitivamente niente po’ po’ di meno che il Milleproroghe e, se facciamo una classifica dei decreti questo si piazza secondo solo ad un decreto contenente misure fiscali serie.

COMMISSIONI
Anche al Senato la Commissione Giustizia ha dato parere favorevole ma solo con osservazioni (senza condizioni). Palazzo Madama per le spese forfettarie suggerisce il 15 per cento ma soprattutto chiede che questo non venga affidato alla discrezionalità del giudice (la Camera chiede una motivazione per la decisione). Sta di fatto che, ovviamente, sono tutte condizioni e osservazioni che a via Arenula può liberamente decidere di prendere in considerazione (ma anche no).
Ma se alla Camera affossavano il famoso decreto sulla Capitale, Palazzo Madama non ha voluto essere da meno e la commissione Bilancio ha svolto un bel dibattito sulle conseguenze derivanti dalla decadenza. Mancava solo il cineforum pre-dibattito.

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