“Nel primo week end dei saldi estivi registriamo un timido segnale positivo. In una situazione economica asfittica è evidente come gli sconti abbiano incentivato i consumi, rappresentando una boccata di ossigeno per un comparto che comunque attende interventi più strutturali al fine di creare una ripresa che porti sviluppo e lavoro, eliminando le disfunzioni del territorio”. Lo ha detto oggi Pietro Russo, numero uno di Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Napoli.
“Ovviamente il dato positivo è a ‘macchia di leopardo’, per avere un quadro di insieme più preciso sarà necessario attendere almeno una decina di giorni, confrontando anche le cifre di scenari economici totalmente differenti. Occorre evidenziare, comunque, che la periferia di Napoli e la sua provincia – ha aggiunto Russo – hanno mostrato maggiori difficoltà indicando una chiara perdita del potere d’acquisto. C’è bisogno di risposte serie e di una buona politica, che si occupi dei problemi quotidiani. Di sicuro – ha concluso Russo – perché si ritorni a spendere è necessario che diminuisca anche il prelievo fiscale che ha raggiunto cifre insostenibili”.
“I capi più venduti sono l’abbigliamento per le vacanze, le calzature e i classici accessori estivi”, ha sottolineato Giuseppe Giancristofaro, presidente di Federmoda-Confcommercio Napoli. “L’incremento delle vendite riscontrato si aggira intorno al 5-6%, rispetto ai primi giorni dei saldi del 2014. Probabilmente anche grazie anche al fatto che gli sconti di partenza sono, in alcuni casi, leggermente più alti del solito, sono in tanti che stanno affollando i negozi, anche se il fenomeno è presente solo in alcune le zone della città. L’auspicio – ha osservato Giancristofaro – è che questo trend possa intensificarsi nelle prossime settimane. Dopo un lungo periodo di ristrettezze gli italiani vogliono riprendere a spendere, ovviamente con un occhio al risparmio visto che comunque la crisi non è ancora finita”.