Il Belgio considera il piano di autonomia, presentato nel 2007 dal Marocco, come una buona base per una soluzione accettata dalle parti sulla questione del Sahara.
In una dichiarazione congiunta resa pubblica a seguito dei colloqui di giovedì 20 ottobre a Rabat tra il ministro degli Affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini che vivono all’estero, Nasser Bourita, e il ministro degli Affari esteri, degli affari europei e del commercio estero e delle istituzioni culturali federali del Regno del Belgio, Hadja Lahbib, in visita di lavoro nel Regno, il Belgio considera il piano di autonomia, presentato nel 2007, come uno sforzo serio e credibile del Marocco e come una buona base per una soluzione accettata dalle parti.
In questo contesto, il ministro belga ha ribadito il sostegno di lunga data del Belgio al processo guidato dalle Nazioni Unite per una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile per le parti.
Secondo la Dichiarazione Congiunta, i due ministri hanno convenuto sull’esclusività dell’ONU nel processo politico e hanno riaffermato il loro sostegno alla Risoluzione 2602 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che ha rilevato il ruolo e la responsabilità delle parti nella ricerca di una soluzione politica che sia realistico, pragmatico, duraturo e basato sul compromesso.
Il Marocco e il Belgio accolgono inoltre con favore la nomina dell’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, e riaffermano il loro attivo sostegno ai suoi sforzi per far avanzare il processo politico sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sottolinea la Dichiarazione Congiunta.
Con questa posizione, il Belgio si unisce all’elenco dei paesi europei che sostengono chiaramente il piano di autonomia, come Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Cipro, Lussemburgo, Ungheria, Romania, Portogallo e Serbia.