In una nota del Centro internazionale per la ricerca sulla prevenzione dei bambini soldato di Dakhla
Il Centro internazionale per la ricerca sulla prevenzione dei bambini soldato di Dakhla ha condannato fermamente le violazioni e il sistematico reclutamento militare di bambini nei campi di Tindouf in Algeria.
In una nota il Centro ha affermato di rimanere “profondamente preoccupato per il continuo reclutamento sistematico” di bambini soldato. Questo avviene nei campi di Tindouf in Algeria dopo aver assistito a una parata di centinaia di bambini (ragazzi e ragazze) in uniforme militare.
“Abbiamo espresso direttamente le nostre profonde preoccupazioni alla comunità internazionale. Riteniamo l’Algeria legalmente e moralmente responsabile di questa flagrante violazione e disprezzo del diritto internazionale umanitario sul suo territorio”.
Il Centro ricorda inoltre nel suo comunicato stampa che l’Algeria è parte della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Ha quindi l’obbligo di rispettare, proteggere e realizzare i diritti dei bambini alla vita, alla privacy, alla libertà di pensiero e di riunione pacifica.
“Il nostro Centro esorta tutti gli attivisti per i diritti umani, ricercatori e giornalisti a dare prova di coscienza professionale e integrità intellettuale. Affinché nessuna pressione venga esercitata sui genitori dalle milizie del Polisario”.
Creato nel 2022 a Dakhla, il Centro internazionale di ricerca sulla prevenzione dei bambini soldato mira a contribuire alla lotta contro il reclutamento dei bambini soldato. In particolare attraverso la sensibilizzazione sul loro destino, sui processi del loro reclutamento, nonché sulle cause sottostanti che alimentano la persistenza di questo flagello.