“Devo dire la verità: quest’anno e mezzo che staremo in Parlamento, sarà uno stipendio rubato. Il governo lo facciamo fare ai professori, gli battiamo le mani, insomma lo confesso: per la prima volta in vita mia lo ritengo proprio uno stipendio rubato”. Lo dice Gianfranco Rotondi a Radio 24. Tuttavia, l’ex-ministro non intende dimettersi: “Tanto ci sarebbe un altro che prende lo stipendio”. E poi osserva: “Il governo tecnico annuncia i tagli alla politica e il premier è senatore a vita. Ciampi non lo fu, Dini e Amato neppure, questo è un brutto inizio. Poi ci sono i ministri e ci saranno i sottosegretari tecnici. Un ministro non parlamentare prende 7-8mila euro al mese. Con i sottosegretari moltiplichi per 50 e per un anno e mezzo. Dunque avremo qualche milione di euro che si aggiunge di spesa”.