ROAD_SHOW

ROAD_SHOWCon la presidentessa della provinciale di Fermo Pisana Liberati anche quella di Massimo Pizzichini presidente della provinciale di Macerata. Interessanti gli interventi di Michele Languino dell’esecutivo nazionale, Roberto Oddo, responsabile del Centro Studi Sna, Filippo Guttadauro La Blasca, Roberto Bianchi direttore de “l’Agente”, Domenico Fumagalli, Fabrizio Callarà del Master Broker AEC, Francesco Netti K-Partners. Da registrare quello dell’avvocato Malandrino, legale Sna, sui nuovi diritti degli agenti.

E’ stata forse l’aria di mare sul quale era affacciato il Royal Hotel, sede del convegno, a ispirare il romantico e rivoluzionario tema dell’incontro: “un vento caldo di libertà” . Un vento caldo. Proprio quello che ci voleva considerando la bufera di neve che imperversava sull’Emilia e che ha spinto un’aria gelida sulla riviera adriatica . Ma il mare grosso non ha interferito con i lavori dell’interessante work shop marchigiano. Come nei precedenti road show di Milano e Bologna (vedi nostre corrispondenze), dopo una prima panoramica sullo stato degli agenti, derivata da un sondaggio di Iama Consulting, gli oratori si sono avvicendati per parlare di formazione e della convenzione col fondo For.te che rende gratuita la partecipazione ai corsi di dipendenti e collaboratori delle agenzie dei quali si occuperà Snaform che, come ha detto Roberto Oddo, lo scorso anno ha organizzato 67 aule e una formazione per 1.500 agenti. I corsi più gettonati quelli sulla redditività dell’agenzia. Fumagalli ex direttore generale dello Sna ha presentato gli aspetti contrattuali della collaborazione tra intermediari, mentre Michele Languino ha discusso sui modelli organizzativi e sul ruolo dello Sna . Ma è stato l’avvocato Malandrino ad entrare negli aspetti più interessanti della collaborazione- “questa legge” – ha dichiarato il legale del sindacato-“ è il proseguo del decreto Bersani. l’Isvap sosteneva che gli intermediari, non potendo iscriversi in più sezioni del registro, non potevano collaborare tra loro, per cui circa 400 agenti furono costretti ad iscriversi alla “E”. Adesso è diverso. La legge è chiara , è stato abolito il divieto di esclusiva sul mandato agenziale , ma anche di ogni norma che limiti o annulli tale divieto”. Ciò vuol dire che chi volesse restare monomandatario prima_fotopotrà farlo pur collaborando, in forma spot o strategica, con qualsiasi altro intermediario sia esso agente, broker, banca. Il legale ha quindi approfondito il ruolo di consulenza dell’agente che avrà a sua disposizione tutto il mercato assicurativo sottolineando che –“ L’agente non è tenuto a comunicare nulla alla sua mandante, anzi la mandante potrebbe persino non esistere”. Insomma per l’agente si spalanca una situazione di totale libertà. Roberto Bianchi dell’esecutivo nazionale, giornalista e direttore dell’organo ufficiale dello Sna, ha parlato della buona politica, che pure esiste, che ha permesso di raggiungere la collaborazione “A” con “A” e che, si è augurato che all’Ivass farà cambiare (ma soprattutto ridurre) tutta la miriade di regolamenti sfornata dall’Isvap che paralizza le agenzie e che, soprattutto, aggiungiamo noi, seconda_fotorenda equo il rapporto delle sanzioni tra agenti e imprese assicurative (Golem 28 settembre e 5 ottobre “Multe Isvap: non preoccupano le Compagnie, mandano in rovina gli agenti”) – “La buona politica”- ha concluso Bianchi esortando i colleghi-“ ha fatto molto, ma molto dovremo fare noi sostenendo ed utilizzando questa legge, evitando di negoziarla con le mandanti.
I diritti non si negoziano, si difendono !”-
Infine, l’atteso intervento del presidente. Claudio Demozzi, che a proposito delle “buona politica”, un momento prima aveva presentato al pubblico la ex senatrice Anna Rita Fioroni che in più riprese si è occupata di assicurazioni a favore degli agenti (e che non era nemmeno candidata alle elezioni) , ha esordito con i numeri: 13.000 agenzie e 18.000 agenti ricordando come la figura dell’agente italiano “legato”, in Europa, sia scomparsa da tempo –“Viviamo in un mondo di broker!”- ha detto il presidente con forza –“il legislatore europeo sta operando una netta separazione del mondo delle imprese da quello degli intermediari. E’ una direzione, ormai incontrovertibile, verso la quale andrà terza_fototutta l’intermediazione del futuro. Ma le scelte sono sempre possibili…, in Spagna, ad esempio, la Ras sta assumendo 500 agenti da inserire a libro paga…. Noi quale intermediario vogliamo essere? Quello dipendente , legato alle Compagnie o quello indipendente? Vogliamo essere imprenditori per conto di noi stessi o vogliamo essere distributori di prodotti per conto delle Compagnie? Compagnie, che non cambiano mai… come nel caso del collega di Trento (Golem lo ha riportato nella cronaca del convegno di Bologna dell’8 febbraio “L’Ania non è la mamma…”), che dopo trent’anni di onorato servizio ti mette alla porta senza pensarci un attimo” – Demozzi, che poi ha lettera_assitalia_alla_finefatto un excursus sulla storia dello Sna e sulle tappe più importanti come il varo della legge che riconosceva, ope legis, l’accordo nazionale imprese-agenti –“ oggi, senza quel riconoscimento saremmo stati ancora più ostaggio delle imprese. Noi siamo un sindacato di tipo rivendicativo che rivendica, cioè, il diritto degli iscritti ad essere liberi imprenditori e non concerta con le imprese come attuare la sua strategia. E’ questa la differenza tra sindacato e associazione. Con le Compagnie c’è e ci sarà sempre di più una concorrenza verticale. I nostri interessi non coincidono” – ha dichiarato in un crescendo Rossiniano il presidente – “non potranno mai coincidere con quelli delle imprese. Volete un esempio?”- Demozzi agita una lettera (vedi documenti correlati all’articolo) – “E’ della Direzione commerciale dell’INA . All’oggetto “mandato per l’agenzia di….. – Clausole di libera collaborazione tra intermediari-

Sentite il tenore di questo messaggio. Come una Compagnia tratta dei professionisti”- cita alcune frasi della lettera- “….al fine di porre in essere adeguate procedure amministrativo-contabili da parte vostra dovrà essere preventivamente comunicata ogni eventuale collaborazione instaurata con altri intermediari ai sensi della predetta legge”. Peccato che, come aveva spiegato poco prima nel suo intervento l’avvocato Malandrino, la legge dice esattamente il contrario: non ci sono obblighi di comunicazione ne prima, né durante, ne dopo.
Demozzi legge la chiusura della lettera: “ …… fermi ovviamente per il resto tutti gli obblighi e le norme che regolano l’esecuzione dell’incarico di Agente Generale conferito dalla Compagnia con tutte le relative conseguenze”.
Una minaccia prima dei distinti saluti non è male….

E’ a questo punto che Demozzi, indignato e accalorato, lancia il suo grido di battaglia …

SE NON ORA, QUANDO..?!!

E l’assemblea, tranquilla sino a quel momento, si è alzata in piedi di scatto rispondendo forte e all’unisono…

ADESSO!!

 

foto_chiusura 

Assitalia – Direzione commerciale – comunicazione agli agenti

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