Una serie di incontri itineranti con gli avvocati italiani per discutere di previdenza. È il “Road Show” di Cassa forense che, con questa iniziativa, vuole incontrare i suoi iscritti per spiegare ciò che è stato fatto e come intende affrontare le sfide del futuro, dopo la riforma previdenziale che ha messo in sicurezza i conti dell’Ente per i prossimi cinquant’anni e l’entrata in vigore della nuova legge professionale.
Molte le questioni: dall’ingresso dei 60 mila avvocati finora esclusi da una copertura previdenziale di categoria al progetto di costruire un welfare avanzato che non sia solo previdenza ma soprattutto protezione sociale. Il Road Show prevede una prima serie di incontri che, da qui a giugno, si svolgeranno in vari capoluoghi italiani: Bologna, Napoli, Verona, Palermo, Genova e Bari.
“Trasparenza, confronto e partecipazione: con il Road Show è la prima volta che la Cassa decide di andare a incontrare gli avvocati direttamente a casa loro, sul territorio – ha commentato il presidente dell’Ente, Alberto Bagnoli – abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di dialogare direttamente con i veri protagonisti e fruitori dei profondi cambiamenti della previdenza dopo la riforma Fornero e l’approvazione della legge professionale, quegli avvocati che giorno dopo giorno portano avanti, tra mille difficoltà economiche, un’attività che è cardine sociale e democratico della nostra società. Sentiamo il bisogno di raccontargli come abbiamo lavorato in questi mesi molto intensi, sempre operando e guardando all’interesse generale dell’Avvocatura. Il Road Show sarà l’occasione per parlare con i nostri iscritti, ascoltare le loro perplessità e le loro proposte, nell’ottica di un confronto sereno e costruttivo per migliorare ulteriormente ciò che di buono è stato fatto”.
Il primo appuntamento sarà il 20 febbraio a Bologna, a partire dalle ore 15.00 nella sala Bolognini del Convento dei Domenicani. Nel corso dell’incontro, a cui parteciperà l’Ordine degli Avvocati di Bologna con il suo Presidente, Sandro Callegaro, verranno presentati gli ultimi dati relativi alla professione forense in Emilia: una realtà “sotto pressione”, oltre che per la congiuntura economica negativa che coinvolge tutto il Paese, anche per i recenti eventi sismici che ne hanno frenato il tessuto produttivo. Anche per questa ragione si parte dalla città felsinea, un segno di attenzione sociale da parte di Cassa forense che peraltro ha già deciso di prorogare ulteriormente i termini per i versamenti contributivi relativi all’anno passato nei comuni colpiti dal sisma.