Il settore rinnovabili all’interno dell’Unione Europea fa segnare numeri in crescita, gli obiettivi fissati da Bruxelles sono prossimi e l’Italia è stata promossa a pieni voti. Le emergenze legate a inquinamento e caro-bolletta hanno spinto i vertici UE a varare un programma sulle rinnovabili che dovrebbe portare l’energia green ad assorbire un quinto della produzione energetica europea entro il 2020. Il costo dell’energia continua a crescere e in Italia si pagano le bollette più salate del continente, tanto che sempre più famiglie utilizzano i servizi di comparazione tra tariffe di energia di supermoney.eu o di altri portali del settore per individuare condizioni più abbordabili e soluzioni convenienti, in attesa che il mercato green riceva la definitiva consacrazione.
Rinnovabili: ottima marcia d’avvicinamento al 2020
Gi obiettivi finali dell’Unione Europea sono stati delineati all’interno del programma Europa 2020, il quale prevede che il 20% dell’energia totale venga prodotta attraverso fonti green entro il dicembre del 2020 oltre all’abbattimento del 20% delle emissioni di anidride carbonica.
L’ultimo rapporto della Commissione Europea evidenzia come a fine 2014 le rinnovabili abbiano provveduto alla produzione del 15,3% dell’energia totale, un valore perfettamente in linea con la tabella di marcia. Buoni riscontri anche per ciò che riguarda il settore trasporti: qui, l‘obiettivo è quello di convertire in chiave green il 10% del mercato, per il momento la quota raggiunta è pari al 5,7% ma si richiedono sforzi più consistenti.
Bocciature eccellenti
25 Paesi sui 28 totali anno rispettato le aspettative di Bruxelles. I tre Stati che, ad oggi, non sono in linea con le attese sono Regni Unito, Olanda e Lussemburgo. Francia, Spagna, Belgio e Malta, invece, pur avendo raggiunto gli obiettivi intermedi, sono stati invitati a profondere un impegno più massivo nei mesi a seguire.
“Alcuni Stati membri, tra cui Francia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito, e, in misura minore, il Belgio e la Spagna – è riportato nel rapporto della Commissione Europea – hanno bisogno di valutare se le loro politiche e gli strumenti messi in campo sono sufficienti ed efficaci per soddisfare gli obiettivi fissati in materia di energie rinnovabili”.
Dalle biomasse quasi la metà dell’energia verde
Per ciò che riguarda l’analisi sulle varie tipologie di fonti rinnovabili, le biomasse si confermano di gran lunga la risorsa più preziosa e generano, da sole, il 47% dell’energia verde totale prodotta in Europa, seguono idroelettrico (17%), eolico (11%), biocarburanti (9%), solare (7%), pompe che estraggono calore (5%) e biogas (4%). Ancora scarsamente rilevante l’apporto di geotermico ed risorse marine, che producono appena l’1% dell’energia rinnovabile complessiva.