Di nuovo in piazza! Tanti, belli, colorati, determinati, consapevoli e soprattutto informati: questi eravamo sabato a Torrimpietra per dire No a inceneritori e a discariche a Pizzo del Prete, ad Albano e ovunque nel Lazio.
Possiamo fare la differenza in questo paese, dobbiamo solo crederci fino in fondo e non lasciarci confondere dalle false verità che troppo spesso ci vengono propinate da politici corrotti o ignoranti, dalla televisione e dai giornali.
Sappiamo che la nostra è una lotta dura contro un nemico che ha un potere immenso, economico e politico, che vuole essere sordo alle nostre richieste di legalità, ma stiamo dando prova di grande forza e maturità: studiamo, analizziamo, elaboriamo proposte, diventiamo esperti di chimica, di fisica, di ingegneria, sappiamo smontare le dichiarazioni che giorno dopo giorno il mondo politico ci snocciola.
Noi andiamo avanti.
Sabato in piazza c’erano tanti bambini e adolescenti, è guardando loro che dobbiamo trovare la forza di non mollare mai, di difendere questa terra, di non accettare silenziosamente scelte di “sviluppo” che ci portano solo indietro.
Gli inceneritori e le discariche sono il passato, sono impianti legati ad un modo di concepire le merci come beni di consumo e non come beni da usare e riusare in maniera consapevole da seguire fino alla loro trasformazione in altra materia.
Questa settimana chiederemo al Ministro Clini di cancellare Pizzo del Prete dai siti idonei ad ospitare impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, insieme alla Rete ZWL e ad altri comitati chiederemo a Monti e Clini di riceverci per ascoltare le proposte che in questi mesi abbiamo elaborato per riportare Roma e provincia alla legalità nei rifiuti, se sarà necessario scenderemo di nuovo in piazza qui a Torrimpietra, a Fiumicino dove i nostri rappresentanti devono sottoscrivere insieme un atto di consiglio comunale che cancelli definitivamente la delibera 111 del 2008, proseguiremo le azioni legali avviate nei mesi scorsi con il ricorso al Tar. Questo faremo e tutto quello che sarà necessario per regalare ai nostri figli un futuro.
Chiunque abbia pensato che fosse possibile un inceneritore vicino all’ospedale Bambino Gesù, vicino alle case di Valcanneto, Palidoro, Terzi, Borgo San Martino, Passoscuro, Granaretto, Torrimpietra, Aranova, Maccarese, è ora che si rassegni. Qui non si passa! Dopo 10 mesi di manifestazioni siamo ancora qui, in 1000, e presto altri si aggiungeranno ancora, pronti a ripartire per sommergervi di NO e pronti ad affondarvi nelle urne. Perché, prima o poi si andrà a votare e questa volta la pagherete.
Ieri eravamo 1.000, pochi rispetto agli oltre 70.000 abitanti di Fiumicino? No, mille teste che pensano autonomamente e hanno le idee chiare su cosa vogliono fare e come vogliono vivere possono generare un effetto domino dirompente, possono fare la differenza.