Per l’Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi (Anma) la scelta di introdurre alla Camera, con un emendamento-blitz, un provvedimento parziale e disorganico che prevede l’azione diretta di responsabilità civile, mina l’indipendenza della magistratura, esponendola all’intollerabile sospetto che l’esercizio della funzione possa essere condizionato dalla volontà del giudice di sottrarsi ad una sempre possibile domanda di risarcimento. Si colpisce così l’autonomia dei magistrati con disposizioni sicuramente non imposte dalle regole europee.
Sulla controversa questione e sulle polemiche in corso in questi giorni, Giampiero Lo Presti, Presidente Anma, afferma: “Siamo molto sensibili al tema della responsabilità individuali dei magistrati anche come cittadini e disponibili ad accettare soluzioni normative che non compromettano l’autonomia del giudice e le garanzie della giurisdizione proprio quando le cronache dimostrano quanto bisogno ci sia di un controllo di legalità sulle pubbliche amministrazioni”.
“I magistrati amministrativi, come hanno sempre fatto – aggiunge il Segretario generale dell’associazione, Fabio Mattei – continueranno a svolgere il proprio dovere con la serenità che deriva dall’applicazione della legge. L’indipendenza della magistratura è patrimonio comune di tutti i cittadini e non un privilegio corporativo, come ha giustamente sottolineato il Capo dello Stato”.