Legge elettorale, partiti, giustizia, ma anche esodati e referendum; nei due dossier consegnati oggi al Capo dello Stato i dieci saggi hanno messo nero su bianco quelle che sono, secondo loro, le priorità da affrontare per far riprendere il Paese.
Il Patto di stabilità interna va rivisto al più presto, la recessione va non solo affrontata ma vanno affrontate le opportunità che questa offre; bisogna inoltre ritrovare fiducia e per fare questo occorre creare e sostenere il lavoro, le famiglie, ma soprattutto occorre rilanciare il ruolo dell’Italia negli scambi internazionali e intervenire energicamente nelle prossime scelte dell’unione europea.
I saggi, in tema economico tracciano il percorso: bisogna far arrivare il credito alle piccole e medie imprese, che da sempre hanno rappresentato l’asse portante della nostra economia; allo stesso tempo bisogna anche aumentare l’efficienza delle amministrazioni pubbliche per fornire servizi migliori sia ai cittadini che alle imprese.
Ma nel dossier (leggibile in allegato) c’è tutto, dal potenziamento all’istruzione a quello della ricerca, l’ambiente e l’efficienza energetica fino alla questione meridionale e quella settentrionale. Tutte le ricette di estrema rilevanza e urgenza che i saggi hanno oggi consegnato a Napolitano e che andranno sia al nuovo capo dello Stato che al nuovo Governo.
In materia di riforme istituzionali, c’è ovviamente la legge elettorale, il conflitto di interessi e tutto quanto già segnalato dai media. Rilevante, però, il capitolo sull’amministrazione della giustizia che va dalla certezza del diritto al principio di legalità passando necessariamente per la responsabilità disciplinare dei magistrati al rapporto tra questi e i mezzi di comunicazione fino ad arrivare alle cariche elettive, di governo e alla magistratura fuori ruolo.
A rileggerli, i due dossier, non sembrano contenere provvedimenti particolarmente complicati e ci si chiede: perché nessuno è riuscito ad approvarli finora?
relazione economia
relazione riforme istituzionali

Di Golem

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