Oltre l’87 per cento dei provvedimenti sanzionatori riguarda violazioni in materia di RC Auto a fronte delle quali sono state irrogate sanzioni per circa 24 milioni di euro.
Le violazioni oggetto di sanzione rilevate dall’ISVAP/IVASS (l’Autority assicurativa) hanno riguardato soprattutto la liquidazione dei sinistri e, in misura minore, le irregolarità riguardanti l’attestazione sullo stato del rischio (il documento che, in occasione di ciascuna scadenza annuale delle polizze, la Compagnia deve consegnare al cliente).
l’ISVAP, nel primo semestre dell’anno appena trascorso ha avviato 2.538 procedimenti sanzionatori, di cui circa l’86 per cento ha avuto come esito un’ordinanza di pagamento.
I gruppi assicurativi maggiormente sanzionati per violazioni nel ramo Rc Auto nel primo semestre del 2012 sono: il gruppo Unipol, che ha subìto 2,88 milioni di euro pari al 20,6 per cento delle sanzioni inflitte; il gruppo Generali per 2,33 milioni di euro pari al 14,8 per cento delle sanzioni ed il gruppo Fondiaria-SAI per 2,27 milioni per una quota di sanzioni pari al 13,1 per cento. Le sanzioni di importo medio maggiore sono state inflitte al gruppo Uniqa Italia, ed al gruppo Axa Italia.
Le violazioni sanzionate riguardanti rami assicurativi diversi dall’Rca sono state di circa il 13 per cento ed hanno generato un importo di circa 5 milioni di euro. Nell’89 per cento dei casi le sanzioni hanno riguardato le imprese assicuratrici mentre il 10 per cento ha toccato gli intermediari.
A settembre 2012 sanzioni a 2.694.562,61
Settembre piuttosto tranquillo per le sanzioni dell’Authority di Vigilanza assicurativa Ivass, con 2.694.562,61 euro. 44 i soggetti sanzionati; 299 il numero delle sanzioni inflitte per un importo medio di € 9.012. In testa alle classifiche per importo e per numero, Groupama Assicurazioni con 48 sanzioni per 364.446,58 euro, seguita da Milano Assicurazioni con 275.288,37 euro e da Unipol con 232.592,64 euro.
Per gli intermediari mese tranquillo. A 3 intermediari sono stati comminati in totale 24.000 euro di sanzioni. Le motivazioni sono le consuete, mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale e mancato rispetto delle regole di diligenza correttezza e trasparenza.