L’offerta televisiva italiana si presenta come abbastanza variegata, soprattutto a seguito dell’ingresso sul mercato di due operatori concorrenti nell’ambito della paytv. Per chi, infatti, non si accontenta delle proposte delle reti in chiaro, è possibile scegliere tra i prodotti Sky e Mediaset Premium l’offerta che più è in grado di soddisfare le sue esigenze soprattutto se focalizzate su particolati tematiche.
Nonostante l’elevato numero di canali che costituiscono una finestra di dialogo diretta con il telespettatore, il mercato della raccolta pubblicitaria in Italia anche nel 2012 si è confermato in flessione con l’unica eccezione, a livello di comparto, per la pubblicità su internet, in crescita anno su anno del 10,3%. È questa la fotografia restituita dalla relazione annuale dell’Agcom, l’Autorità garante per le comunicazioni, che ha visto numeri non esaltanti per Sky, Mediaset e Rai.
Nel complesso, infatti, non è un gran momento per la raccolta pubblicitaria nel settore televisivo per i canali in chiaro come per quelli a pagamento. Nel dettaglio, la tv generalista ha incassato nel 2012 un calo della raccolta pubblicitaria che ha sfiorato il 12%, mentre la pay tv (Mediaset Premium peggio di Sky) ha tutto sommato retto limitando il calo al 3,5%.
Complessivamente i ricavi delle televisioni da raccolta pubblicitaria si sono attestati a 8,22 miliardi di euro con Sky in testa ma con un calo anno su anno dell’1,4%. A seguire il Gruppo Mediaset con 2,48 miliardi di euro di raccolta pubblicitaria in Italia che accusa un calo anno su anno del 13,2% rispetto al -7,5% della Rai che, con 2,34 miliardi di euro, occupa il gradino più basso del podio. Il tutto chiaramente, per la televisione di Stato, senza considerare gli introiti aggiuntivi derivanti dal pagamento della tassa di possesso del televisore.
Bene invece come sopra accennato la raccolta pubblicitaria su internet a 1,55 miliardi di euro nel 2012 in Italia rispetto ai 1,40 miliardi di euro dell’anno precedente. E questo nonostante rispetto alla media Ue, ci sia un maggior numero di individui sul totale che su Internet non naviga mai.