Prepararsi all’acquisto di un impianto di allarme per la casa vuol dire essere consapevoli delle diverse proposte che il mercato mette a disposizione. La distinzione principale di cui è bene tenere conto è quella tra gli impianti wireless, cioè senza fili, e gli impianti cablati, cioè con i fili. Questi ultimi presentano una rete di cavi elettrici attraverso cui le diverse componenti del sistema sono collegate le une con le altre. gli antifurti via cavo sono alimentati attraverso un circuito elettrico a bassa tensione e garantiscono gli standard di sicurezza più elevati. I fili sono incassati all’interno dei muri: nel caso in cui un malintenzionato provi a tagliarli, il sistema di allarme scatta in automatico.
Quando conviene puntare su un impianto di allarme via cavo
Gli impianti di allarme cablati sono raccomandati per gli edifici che devono essere ristrutturati o per quelli che sono ancora in fase di costruzione. Negli altri casi, il ricorso a questo tipo di antifurto non è sconsigliato per ragioni di funzionalità, ma solo perché imporrebbe costi più elevati, visto che sarebbe necessario forare i muri ed eseguire lavori piuttosto invasivi per rendere possibile il passaggio dei cavi stessi.
Come è fatto un antifurto
Qualunque sia l’impianto di allarme per cui si decide di optare, sono almeno tre le componenti sempre presenti che devono essere installate: si tratta della centralina, dei rilevatori e della sirena. Va tenuto presente che tali componenti devono essere collegate nell’intero edificio che si intende proteggere: ciò vuol dire che non sempre basta lo spazio di un impianto elettrico già presente per l’inserimento dei fili all’interno delle canaline. Questa è una delle ragioni per le quali l’installazione di un allarme cablato può richiedere tempi piuttosto lunghi.
Il kit fai da te
Una soluzione molto conveniente dal punto di vista economico, ma comunque efficace sul piano della sicurezza, è quella rappresentata dal kit antifurto casa suggerito da Antifurtocasa.biz. i kit vengono messi in commercio da diversi marchi e sono composti, oltre che dalla centralina, dai rilevatori e dalla sirena, dai sensori volumetrici da interno e da un telecomando necessario per la loro attivazione. Nulla proibisce, per altro, di prevedere un’estensione delle funzionalità con componenti supplementari: si pensi, per esempio, ai sensori perimetrali esterni o alle telecamere di videosorveglianza, senza dimenticare i combinatori telefonici. Ci sono kit con 8 ingressi per le centraline e soluzioni molto più grandi che arrivano fino a 64 ingressi.
Gli impianti wireless via radio
In alternativa agli antifurti cablati, come si è detto, si può optare per gli impianti di allarme wireless, cioè senza fili, il cui funzionamento si basa sulle onde radio. Come si può intuire, in questo caso non c’è bisogno di cavi dal momento che la comunicazione tra le componenti si svolge attraverso le onde elettromagnetiche. Volendo si può prevedere l’utilizzo di combinatori telefonici, attraverso i quali è possibile segnalare alle forze dell’ordine eventuali allarmi. L’alimentazione è garantita da batterie a lunga durata: nel momento in cui la carica sta per esaurirsi, interviene l’installatore che si occupa della sostituzione.
I vantaggi offerti da un impianto wireless
Gli impianti senza fili hanno il pregio di poter funzionare anche nel caso in cui si verifichi un blackout più o meno lungo, e in più possono essere installati in tempi decisamente brevi. Un altro aspetto che è bene prendere in considerazione riguarda la convenienza sul lato economico: sono bassi anche i costi di installazione, proprio perché non ci sono cavi da far passare nelle pareti e quindi non c’è bisogno di procedere a lavori di muratura che farebbero alzare le spese da sostenere per la manodopera.