Decaduto il decadente
Giammai sarà perdente
Così il vecchio gaudente
Grida e non si pente.

E se pria impazziva pei sorconi
Or stravede pei forconi
Che con tutti i suoi milioni
Spera di tenere zitti e buoni.

Ma chi son ‘ste forche tristi?
Rivoluzionari o sol fascisti?
C’è qualcuno che li ha visti
Sono compatti o sono misti?

All’inizio contadini siciliani
Camionisti e operai palermitani
Poi son arrivate le mignotte e nani
Con imbonitori e ciarlatani.

Ma il loro capo, FERRO MARIANO
Presto si alleò col Super Nano
E di entrar in FI non gli parve strano
Anche se poi fu tutto invano.

Il Mariano Ferro all’elezione fu trombato
Anche se più volte ci ha riprovato
E adesso in piazza è ritornato
A guidar il suo popolo frastornato.

E Berlusconi non l’ha più incontrato
Dopo che l’uso della ESSE ha ritrovato
E di morire sulla FORCA non gli è più andato
Perché della SORCA si è ricordato.

Or che il vecchio Cavalier sia rincoglionito
Non è fatto che alcun lascia stupito
Ciò che invece più d’un rende basito
E’ che il popolo a tal punto sia rincoglionito.

Quei che i libri voglion distruggere
E gli ebrei crocifiggere
Perché non sanno leggere
Non li possiamo più reggere.

Noi italiani abbiam già dato
Il passato non è dimenticato
Perciò mio forcone incazzato
Mavvà a morì ammazzato!

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