E’ nato, in Veneto, il ”Tubo della Libertà”. L’iniziativa è stata realizzata dai ragazzi e dai professori del Liceo Tron di Schio, in provincia di Vicenza, per aiutare le ragazze che escono dalla prostituzione. In questo “tubo” le offerte saranno raccolte e consegnate all’associazione Papa Giovanni XXIII, che aiuta chi esce dalla tratta. In questo momento di grande difficoltà le ragazze che hanno compiuto il percorso di rinascita non riescono a trovare un lavoro, da qui l’iniziativa della scuola.
“Mi fa molto piacere aiutare le case famiglie dell’associazione Papa Giovanni XXIII – spiega Elita Zamperetti– che sono in prima linea nel combattere questa piaga della società. Mi colpisce molto questo tema perché le ragazze che finiscono in strada sono nostre coetanee (16 – 18 anni). Per queste giovani prostituirsi non è una libera scelta, abbiamo il dovere di aiutarle”.
“Questa è un’iniziativa importante – sottolinea Sofia Chiumento– e ci credo con tutte le mie forze. Il nostro contributo può dare una mano a quest’associazione che combatte contro la tratta. Spero che un numero sempre maggiore di donne possa essere salvata da questa terribile vita che sono costrette a sopportare”. “Sono vari anni che organizziamo il Tubo, – racconta Nicola Dal Santo – ogni volta con un tema diverso. E’ stata una bella idea e tanti ragazzi sono rimasti colpiti nel conoscere questo fenomeno poco conosciuto”.
L’iniziativa è stata promossa dagli insegnanti di religione e dal dirigente scolastico Christine Zanoni. Lo slogan dell’iniziativa “Il Tubo delle Libertà” è stato ideato da tre giovani della scuola: Giulio Pillan, Marco Cappozzo e Luca Marzaro. “ E’ giusto che gli studenti conoscano questi argomenti – chiarisce Marco – E’ bene imparare cosa c’è al di fuori delle mura scolastiche in modo da essere pronti per contrastare le situazioni gravi”.
“Questa è una valida idea – spiega Luca– perché fa capire come la scuola può aiutare chi è in difficoltà, in particolare le prostitute che sono un ramo della società completamente abbandonata. Questo progetto è importante perché si mostra un tema cui nessuno pensa”. I professori in questi giorni hanno proposto agli studenti varie testimonianze per far loro conoscere i tanti aspetti della prostituzione nel mondo.
“Altra terribile piaga è la prostituzione dei bambini – illustra Francesco Bonato, volontario dell’associazione ECPAT che combatte la pedofilia. L’età media è intorno ai dieci anni, ma le vittime sono anche di solo cinque-sei anni; in cambio di pochi soldi vendono la loro fanciullezza. L’Italia – secondo dati dell’associazione ECPAT- è al primo posto in Europa come clienti di questo triste mercato del turismo sessuale. Sono ben 100.000 gli italiani che si recano nei luoghi dove si possono comprare bambini. Tanti i posti dove c’è questo fenomeno: il sud est asiatico, il nord est del Brasile, Cuba, Santo Domingo, Haiti, Perù, Kenya”.
Dati inquietanti, ma da giovani del Tron arrivano tanti segnali di speranza, un gruppo di ragazzi ha chiesto, infatti, di partire in missione per aiutare un progetto a favore dei ragazzi di strada nelle Filippine. Poco prima di Natale questi ragazzi consegneranno i soldi raccolti con il “Tubo delle Libertà” per dare il proprio contributo alla rinascita di queste ragazze. Passare lungo una strada e vedere queste ragazze vendere la propria anima e non fare niente ha un solo significato: essere conniventi. Gli studenti, i professori del Liceo Tron hanno deciso di schierarsi. Facciamolo anche noi!