La Giunta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) dello scorso fine settimana (1 marzo) ha recepito il deliberato dell’Assemblea dei delegati Oua del passato 15 febbraio sull’obbligo di polizza per la responsabilità professionale degli avvocati, prevista dalla nuova legge forense.
L’Oua considera che la recente normativa possa risultare inadeguata se con i regolamenti ministeriali attuativi non verranno definiti e chiariti diversi punti controversi, per questa ragione chiede urgentemente un incontro con il Cnf per la fase di definizione dei regolamenti attuativi e quindi con il ministero di Giustizia. L’OUA rammenta che l’obbligo della copertura assicurativa entrerà in vigore solo dopo la predisposizione del regolamento ministeriale.
Nel documento approvato dall’Oua si rileva, “che la tematica merita un serio e tempestivo approfondimento onde evitare che il Ministero della Giustizia, sentito il C.N.F, stabilisca condizioni essenziali e massimali minimi non conformi alle reali problematiche della professione per una valida ed efficace copertura assicurativa”, a tutela dei cittadini.
Si ritiene, quindi necessario e urgente, “un’attività di studio sulle clausole di polizza, sulle questioni relative alrecesso unilaterale, sul problema delle clausole claims made, sulle note questioni in relazione alla retroattivitàe ultra attività, sulla atipicità contrattuale della polizza claims made in forma pura o spuria, in relazione all’art. 1917 c.c. (* cfr. note); nonché sugli standards dei livelli di pagamento dei premi”.
Pollice verso dell’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, invece, sull’ulteriore obbligo di copertura del rischio infortuni dei “collaboratori dipendenti”, che, denunciano nel deliberato, “non appare totalmente in sintonia con la vigente normativa (T.U. n°.1124 del 1965 e successive norme integrative come in particolare il D.Lgs. n. 38 del 2000) per la quale solo in caso di ipotesi di responsabilità del datore di lavoro sussiste l’obbligo di questi al risarcimento del danno differenziale rispetto alla copertura INAIL. Inoltre anche la prevista copertura obbligatoria del rischio infortuni del titolare e degli altri collaboratori, anche occasionali, appare generica, eccessiva, quando non legittima e foriera di inevitabili conseguenze sull’impiego di questi negli studi legali”.
L’Oua sottolinea che, “ allo stato in Italia non vi è prova di un mercato libero e concorrenziale tra le compagnie di assicurazioni (cfr. sentenze di condanne TAR, Consiglio di Stato, Corti di Appello e S.C.; indagini Procure varie in tema di RCA) che possa garantire nel corso degli anni a venire il pagamento di premi che siano adeguati ed effettivi rispetto alle controprestazioni di coperture assicurative, con l’evidente pericolo di abusi di posizione dominante da parte delle compagnie assicurative” e per questa ragione delibera la creazione di “un osservatorio nazionale sulle attuali tariffe praticate dalle compagnie di assicurazioni nei confronti degli avvocati già assicurati al fine di elaborare una proposta di tariffa al ribasso per il futuro, tenuto conto dell’elevato numero di nuove polizze stipulande, e meccanismi di contrattazione istituzionale con l’avvocatura a livello nazionale per l’individuazione dei contenuti minimi di copertura delle polizze”.
Si chiede, quindi, “un incontro con il C.N.F per sollecitarne il tempestivo e oculato intervento propositivo e, successivamente, anche con il Ministero della Giustizia…al fine di illustrare e valutare tutte le problematiche elencate”.
2013305___Delibera_assicurazioni.pdf