Le prodezze dell’appena trascorsa giornata di campionato di serie A sono state tante: gol belli e tante imprese ai limiti del miracoloso; come quelle di Pazzini e di Klose, che sono riusciti con un gesto atletico impossibile ad altri umani, (ma ad altri calciatori sì, senza fare nomi come Vucinic) a sparare fuori un pallone a un metro dalla porta.
Sì perché se ci vuole un bel gesto atletico per fare un gol come quello di Florenzi ci vuole un’abilità tutta particolare anche per mettere fuori dai pali una palla che è praticamente entrata. Ecco quello che è successo.
Livorno Parma. Amauri che torna al gol è sicuramente una prodezza: si è sbloccato la settimana scorsa e continua a segnare, buon per lui, attenzione a non farlo ribloccare sennò sono guai.
Bologna Lazio. Tante le prodezze ma niente gol. Bello poteva essere il tocco di tacco di Bianchi che però non è andato in porta e poi è stata la volta di Klose… ma non era giornata, non sempre c’è l’Inter da battere, con una prodezza ai limiti della fantascienza riesce a sbagliare il gol del vantaggio biancoazzurro.
Torino Fiorentina. Tante le prodezze o gli sprechi, a seconda dei punti di vista; è sembrata infatti la sagra di chi sprecava di più, come se la gara fosse a chi sfiorava meglio i pali.
Atalanta Catania. Palma delle prodezze a Sportiello, primo perché debutta tra i pali dell’Atalanta, poi perché salva un paio di occasioni. Duole segnalare che è del Catania il peggiore attacco della Serie A e la squadra con quella di domenica registra la decima sconfitta di seguito.
Cagliari Juventus. La prodezza è sempre di Pirlo. Ma non in campo, in panchina: bella la sua imitazione-presa in giro di Conte che fa ridere sotto i baffi Pepe. Prodezza anche di Chiellini che perde completamente il contatto con Piniglia che segna il primo e l’unico gol del Cagliari. Per il resto non c’è storia, poker della signora con due gol di Llorente (ricordate? Il più bello del reame) e il meraviglioso calcio da fuori area di Marchisio con la palla che finisce in rete.
Roma Genoa. Riprendendo le esultanze della scorsa settimana, Florenzi dopo il gol in rovesciata esulta con un’espressione del tipo: mamma mia, ma come ho fatto?? Come non segnalare poi la prodezza di Gervinho che da centro campo in poi scarta tutti ma anche la porta e quelle (al plurale, al plurale) di Destro che evidentemente non vuole infierire dopo il poker alla sua ex squadra.
Verona Napoli. Prodezze in difesa per la squadra del Verona che prima del gol di Mertens sfiora il gollonzo stile Gialappa’s (di quelli: naso orecchio occhio rimpallo e rete). Insigne segna ed esulta dimostrando il suo amore per Napoli (cuore, bacio e mano sul petto) ma per restare sulle rubriche vecchie, segna pure Dzemaili che in quanto a bellezza non scherza.
Sassuolo Milan. Vogliamo sparare sulla croce rosso-nera? No. Da segnalare solo questo ragazzo del ’94 che rifila quattro gol in una sola sera alla squadra più blasonata d’Italia. Particolarmente bello il terzo gol, spalle alla porta, Bonucci che va in vacanza e girata perfetta di Berardi che infila Abbiati. Dopo non c’è più storia, Balotelli ci prova, Pazzini sbaglia il già fatto e il Milan non ce la fa a tornare sulla cresta nonostante l’Honda…
p.s. Siccome l’Honda non è neanche un ciao della Piaggio, molti suggeriscono di cambiare quel 10…
Sampdoria Udinese. Servirebbe proprio una gran prodezza per far uscire l’Udinese dal periodo di crisi. Bellissimo il gol di Gastaldello.
Inter Chievo. Più che una prodezza ci vorrebbe una magia per scuotere l’Inter di Mazzarri… Per ricordare le esultanze ci piace quella di Paloschi che fa il saluto dalla bandierina ma manca un gol praticamente fatto nel secondo tempo (prodezza anche questa, ce ne voleva per mancare i pali).