L’estate ormai agli sgoccioli invita a cimentarsi con il cambio armadio e a tirare fuori maglione e giacche. Per i più freddolosi però è in arrivo una bella notizia. Anche se destinata a durare poco.
Dal primo ottobre le bollette del gas di 16 milioni di famiglie italiane saranno calcolate con un nuovo metodo destinato a portare, ma solo come effetto temporaneo, una diminuzione della spesa.
Il nuovo metodo è il risultato della riforma del processo di aggiornamento del prezzo del gas messa a punto dall’Autorità per l’energia: il calcolo del costo della materia prima verrà d’ora in poi effettuato prendendo come riferimento i prezzi stagionali a breve termine del gas metano mentre verranno mandati in soffitta i contratti a lungo termine legati ai prezzi del petrolio.
In questo modo, stando a quanto riferito dall’Autorità nel corso della presentazione ufficiale del nuovo metodo, “le lancette dei prezzi del gas dovrebbero tornare indietro di due anni, con un risparmio di circa 90 euro per la famiglia-tipo”. Si tratta però di un calo, ad ottobre, solo una tantum: il nuovo metodo infatti introduce la stagionalità dell’ aggiornamento dei prezzi secondo un meccanismo “preventivo”. In pratica si avrà una riduzione delle bollette ad aprile e un aumento a ottobre in vista dell’inverno.
L’altra bella notizia è che si starebbe lavorando anche per favorire il battesimo della “bolletta 2.0”, il nuovo sistema di fatturazione ideato per rendere più leggibili le bollette e per il quale potrebbe profilarsi anche un esame popolare. L’Autorità starebbe valutando infatti di ricorrere alla consultazione delle famiglie italiane. Per il momento l’organismo ha preferito avviare una preliminare fase di ascolto dell’opinione pubblica attraverso un questionario on line: in una prima battuta coinvolgerà operatori, associazioni dei consumatori, opinion maker; successivamente il progetto verrà messo in “consultazione” sul sito dell’Autorità e tutti i cittadini potranno intervenire.
C’è chi però, in attesa di saperne di più circa l’entità del risparmio derivante dal nuovo metodo di calcolo, ha pensato bene di darsi da fare per ribaltare le regole del mercato.
Si è appena conclusa l’asta lanciata dal Gruppo d’Acquisto ”Abbassa la bolletta”, lanciato dall’associazione di consumatori Altroconsumo. In pratica, la domanda di energia dei consumatori è andata a sollecitare tramite il meccanismo dell’asta l’offerta più conveniente andandola a creare.
Elevato l’interesse da parte delle famiglie: sono state circa 170mila le adesioni raccolte dal mese di maggio fino al 18 settembre. Il 46,5% è del Nord ovest, il 14,5% del Nord est, il 24% del Centro, il 15% Sud e isole; il 71% ha richiesto di aderire a un contratto fornitura gas e luce, il 23% solo elettricità, il 6% solo gas. I più solerti a unirsi al gruppo d’acquisto sono stati gli utenti della Lombardia (25,5% del totale degli aderenti), seguiti da quelli del Lazio (11,2%) e Veneto (10,6%).
Sul fronte dell’offerta sono stati dodici in tutto i fornitori iscritti alla gara: Acea Energia, AEG Coop, AGSM Energia, Alma Energy Trading, Emmecidue, Gala, Gasway, GDF Suez Energie, Illumia, Sorgenia, Trenta, Vivigas.
Complessivamente sono stati invitati a partecipare all’asta più di 500 fornitori. Oltre 50 hanno richiesto maggiori informazioni e Altroconsumo ha incontrato individualmente più di 30 fornitori tra luglio-settembre, per arrivare alla short list dei 12 concorrenti all’asta.
A spuntarla sono state nel dettaglio Gala per elettricità bioraria e gas, Trenta per l’erogazione dell’Elettricità bioraria e dell’Elettricità monoraria e Alma Energy Trading per il Gas.
Ma al di là dei nomi dei vincitori, l’esperienza è significativa perché inaugura una nuova modalità di acquisto dell’energia da parte delle famiglie. Si tratta infatti dell’unica iniziativa di questo tipo in l’Italia dove i gruppi di acquisto finora sono stati attivi soprattutto sul fronte alimentare. Le precedenti esperienze condotte in Paesi come Gran Bretagna, Belgio, Olanda e Portogallo hanno ampiamente dimostrato che, per l’acquisto di energia destinato al mercato residenziale, è possibile ottenere un consistente risparmio. Per ottenere successo, in questo caso, per ottenere il prezzo più contenuto, è indispensabile che il numero dei partecipanti sia il più ampio possibile. Più si è infatti, maggiore è il potere contrattuale nei confronti dei fornitori di energia che dovranno presentare la loro offerta. Tecnicamente il procedimento è molto semplice: tutti i fornitori di energia presenti in Italia verranno contattati al fine di partecipare all’asta. Una volta conclusa, viene comunicata ai consumatori che hanno aderito al gruppo d’acquisto la miglior offerta per la fornitura di energia elettrica e gas. Da quel momento i consumatori saranno liberi di accettare o meno la sottoscrizione della tariffa proposta.
Ma qual è il vantaggio di un’azione collettiva di questo tipo? In primo luogo le aziende interessate devono accettare che le loro condizioni contrattuali siano preventivamente verificate da un soggetto esterno ( in questo caso Altroconsumo). Potranno partecipare all’asta solo i fornitori le cui condizioni contrattuali risultino prive di clausole vessatorie e lesive dei diritti dei consumatori.
Ad aggiudicarsi l’asta è il fornitore (o i fornitori, in caso di più vincitori) in grado di offrire la tariffa economicamente più conveniente: in questo caso il fornitore è obbligato ad applicare questa tariffa a tutti i partecipanti al gruppo d’acquisto che ne faranno richiesta, indipendentemente dal loro numero. Un altro dei vantaggi offerti dall’operazione è che le condizioni economiche dell’offerta possono essere bloccate (nel caso del gruppo d’acquisto promosso da Altroconsumo non potranno subire variazioni per un periodo di 12 mesi).