27.11.2012 SIRIA – Bombe sul parco – strage di bambini.
28.11.2012 ITALIA – Servizio Sanitario in crisi; il 40% dei costi della sanità riguardano solo il 6% della popolazione; soprattutto anziani. Il che è insostenibile. Il messaggio è “i vecchi devono morire più in fretta”.
Chiudono gli stabilimenti ILVA; 50.000 persone (e quindi famiglie) senza più lavoro e reddito, compreso l’indotto e gli stabilimenti sparsi in tutta l’Italia (Servizio Pubblico e altre fonti)? Dice il Presidente della Confindustria (non un pazzo scalmanato, comunista estremista golpista) che, se ciò dovesse accadere, sarebbe in discussione la collocazione stessa dell’Italia tra i Paesi industrializzati. Altro che declassamento delle Agenzie di Rating; ritorneremmo tra “i Paesi in via di sviluppo”.
BANGLADESH – Incendio in una fabbrica tessile; bruciate vive 112 operaie. Producevano magliette anche per la Disney.
Norme di sicurezza inesistenti. Porte chiuse dall’esterno.
Va subito detto che nessuno ha il talismano in tasca per poter dire “che cosa c’è dietro l’angolo”.
Brancoliamo tutti nel buio; ma, brancolando e avanzando a tentoni, qua e là possiamo, forse, vedere degli squarci di luce.
Vedo sulla sponda di un grande, possente fiume, un gregge di pecore che un paio di pastorelli conducono ad abbeverarsi. Nel silenzio ovattato della campagna si sentono cinguettii, il belato delle pecore, il frinire di fronde, lontani richiami. L’epoca potrebbe essere quella degli Ittiti o dei Faraoni, dei giardini pensili di Babilonia, della Grecia Classica o dell’Impero Romano, forse del Medio Evo, o del Rinascimento, addirittura del primo ‘800. Siamo in Occidente, ma potremmo, parimenti, essere in Oriente (il mondo contadino e pastorale è forse l’unico parametro universale) magari all’epoca del Celeste Impero.
Ecco, se il Mondo si fosse fermato lì, accanto a quel gregge di pecore, l’Umanità avrebbe potuto continuare a vivere per l’eternità, o almeno fin quando LEGGI ASTRALI che sfuggono ad ogni nostra possibilità di ingerenza, non avessero posto fine (almeno momentaneamente, intendendosi con tale termine, qualche era, o molte ere, con tutta probabilità) ad essa; quindi davvero un tempo indefinito.
Ma si può fermare il Mondo? Certamente no. Ecco un altro argomento che non si presta ad alcuna possibilità di ingerenza [in compenso abbiamo qualche chance in più nella (reciproca) comprensione, semmai dovessimo venire a contatto con Alieni pacifici, come ci viene raccontato da Spielberg in “E.T.” o in “Incontri ravvicinati del Terzo Tipo”, o nel difenderci, in caso dovessimo subire l’invasione di Alieni ostili: “l’ora nera”, “la Guerra dei Mondi”, dove incontriamo nuovamente Wells e, contraddittoriamente, Spielberg, oltre che Tom Cruise, ecc.].
In definitiva… che Mondo noi vorremmo per il futuro?
Beh… chi non vorrebbe un Mondo pieno di cose belle, dove tutti stanno bene e c’è armonia?
Ma è possibile questo senza Organizzazione e Controlli? Con certezza o quasi, la risposta è no!
E come andrebbe a finire, allora, stando così le cose?
Non ci sarebbero più i gravosi costi delle guerre, in termini di perdite di vite umane e distruzioni, non ci sarebbero più malattie, forse, niente fame, niente perdite di giovani vite umane (a parte quelle inevitabili, prima ancora delle nascite), non più disastri ambientali, probabilmente, e la natura sarebbe preservata.
Ma quali sarebbero i gravosi costi in termini di libertà, di entusiasmo, di amore e di affetto, di profondità di pensiero e di sentimenti? Tutto questo sarebbe sostituito da altre ineluttabili caratteristiche, quali: la costante presenza a se stessi (mai lasciarsi andare, mai affidarsi al caso), l’attitudine ad ubbidire alle regole (c’è troppo da perdere nel prendere le cose alla leggera), e così via; in altri termini, un insieme di usi, regolamenti e leggi che potremmo riassumere in un unico valore di base della convivenza, configurabile come la grigia IMPOSIZIONE, che non ammette sorrisi, risate, lacrime, malinconia, tenerezza, ma richiede solo “attenzione”; qualsiasi “passione” sarebbe bandita e, con ogni probabilità, severamente punita, perché ogni cedimento potrebbe incrinare, e nei casi più gravi, irrimediabilmente compromettere la chiave di volta della sopravvivenza stessa del genere umano, come da noi convenzionalmente inteso.
Che cosa rimarrebbe allora dei nostri desideri? Di tutto il bello e il buono del Mondo, pieno di armonia e del benessere generale?
Ecco, allora che non ci resta che partire da quello che abbiamo. Quale è il nostro punto di partenza?
Prendiamo solo alcuni indizi, qualche tacca sugli alberi, o tratto sui massi a margine del sentiero, tanto per non essere dispersivi:
L’Umanità invecchia in modo costante e progressivo e contemporaneamente si incrementa di nuove nascite. La coscienza e le istituzioni lottano (sia pure con colpevole lentezza ed ipocrisia e deviazioni contraddittorie) contro il sopruso del controllo delle nascite, in Cina per esempio, contro i dilaganti stermini di massa nel cuore dell’Africa, ad esempio, contro le epidemie, le guerre e stragi sistematiche che flagellano il Mondo intero, come quello che attualmente sta accadendo in Siria, l’abbattimento di un popolo e dei pilastri di una civiltà, anche non tanto lontano da noi, come la ex Jugoslavia e la Palestina, ultimamente di nuovo sotto l’occhio dei riflettori dell’attenzione mondiale, attestano.
Se riuscisse vincitore il lato nobile e solare dell’animo umano, contro il lato oscuro e le tenebre; se si ponesse fine all’oppressione in Cina, si realizzassero condizioni di vita sana e pacifica in tutti i Paesi “in via di sviluppo” (se quella “via di sviluppo” fosse percorsa fino in fondo), se si ponesse fine, con trattati garantiti dalle nazioni più potenti, a tutte le guerre e la “medicina senza frontiere” sconfiggesse, infine, le malattie mortali e altamente contagiose… non oso immaginare che cosa accadrebbe e come, chi ha in mano i destini del Mondo, potrebbe pensare di trovare una soluzione.
≪I problemi sul tappeto… la pace universale, la definitiva sconfitta della
povertà e della fame. – Disse Phil – Due delle grandi potenze mondiali, i Superstati Uniti
dei Tre Continenti e la Confederazione Russia e Paesi Amici avrebbero
stretto un’alleanza segreta il cui scopo era l’annientamento, in un sol colpo,
di tutti i mondi, i pianeti, i satelliti, i Paesi e qualsiasi altra entità povera dell’universo,
con diffusioni batteriologiche, chimiche, elettromagnetiche, nucleari,
psicotossiche, bombe… più o meno “intelligenti”, e ogni altro micidiale
ordigno di estensione interspaziale. “Povera” secondo la subdola e paradossale
motivazione di chi aveva il potere di dare ordini, perché fossero eseguiti senza troppe storie.
E così, a parte sporadici casi di categorico rifiuto, chi doveva volare volò, chi doveva solo pigiare un bottone lo fece, e così chi doveva semplicemente voltarsi da un’altra parte…
Le altre potenze: Oceania e Satelliti, la Confederazione Araba Generale, Israele e i Figli di Sem,
il Sud Est Universale, che non avevano il potenziale bellico per competere, avrebbero
lasciato fare, consentendo che non fossero risparmiate aree sottoposte alla
loro sovranità e lasciando agli aggressori carta bianca anche sulle scelte che
dovevano essere fatte; del resto non sarebbero mancate aree appartenenti
agli stessi alleati, fra quelle colpite. Nella stanza del comando, sarebbero
state, forse, meno di dieci persone con il potere assoluto di decidere dove
fossero radicati e proponibili come tali, a loro insindacabile giudizio,
in modo diffuso, miseria e degrado, e come colpirli. Il piano,
o gran parte di esso, sarebbe stato puntualmente eseguito… potrebbe
essere la causa scatenante, o forse… la causa unica di tutto questo… ecco
che cosa sarebbe il Day, secondo ipotesi variamente diffuse soprattutto negli
ambienti politici, militari ed economici dell’Oceania, Israele, Sud del mondo,
oh… ambienti qualificati! La classe dirigente, diciamo… ma pur sempre
ipotesi, solo ipotesi. Tutto questo fu, in gran parte, detto, in circostanze
assolutamente casuali, a me e a mio padre, pochi mesi prima che morisse,
da militari amici della mia famiglia, e successivamente confermato, con altri
particolari, in modo del tutto occasionale, a noi due…≫ indicò Mohana
≪dalle stesse persone che ci indicarono questa, l’Isola Proibita, come la località migliore,
l’unica forse al Mondo, dove fosse possibile stabilirci. Mi dispiace, ma io non so altro.≫
Tutti rimasero senza parole.
(fine seconda parte – continua)