I prestiti online hanno registrato un boom significativo negli ultimi anni, sospinti da tassi d’interesse vantaggiosi e da un’offerta che si è ampliata costantemente. I servizi del comparatore di prestiti SuperMoney o di altri portali analoghi hanno accompagnato i consumatori sul web e facilitato le scelte, permettendo di confrontare le varie proposte e approfondire le tematiche più complicate. Quando si ricerca un finanziamento – che si tratti di prestiti online, finalizzati o personali poco importa – la differenza la fa sempre il livello di consapevolezza del richiedente. Ogni leggerezza può costare (nel vero senso della parola) molto caro ed è necessario essere pienamente informati su rischi e opportunità prima di prendere qualunque decisione.
Prestiti online tra minacce e occasioni
I prestiti online garantiscono spesso un buon margine di risparmio sulla rata mensile ma implicano anche oneri burocratici che possono rivelarsi difficili da comprendere per i meno avvezzi al funzionamento del settore crediti. La parola d’ordine in sede di selezione del finanziamento più adatto è: pazienza. La fretta è l’elemento di maggior rischio, può portare a compiere valutazioni sconsiderate e a non considerare rischi o opportunità migliori.
Scegli un solo istituto
Spesso accade che il richiedente inoltri diverse domande per l’ottenimento di prestiti online a più istituti di credito. In tal modo, si pensa spesso, sarà più probabile che almeno uno degli istituti accolga la richiesta e sblocchi il credito. Nulla di più sbagliato. Inoltrando più domande a finanziarie che attingono alla stessa banca dati, infatti, le pratiche vengono rigettate in automatico.
In caso di rifiuto, aspettare
Inutile cercare di sfiancare la resistenza della banca subissandola di domande. Può accadere che la prima richiesta di prestito venga rigettata dall’istituto e in tal caso mandarne una nuova a distanza di pochi giorni non serve assolutamente a nulla. Nel caso dei prestiti online, infatti, la traccia della richiesta rimane all’interno della banca dati per almeno 30 giorni. Durante quel periodo, ogni nuova domanda viene rifiutata in automatico, allungando ulteriormente i tempi di attesa prima di poterne presentare una nuova. Meglio aspettare il dovuto e poi provare a fare un nuovo tentativo.
Chiedete la liberatoria
Se la richiesta di prestito è stata respinta, è opportuno richiedere all’istituto una liberatoria in cui si attesta che la domanda non è più in corso di valutazione. Se non avete seguito il primo consiglio e avete inoltrato talmente tante domande da non ricordare quali e quanti istituti avete interpellato, è possibile rivolgersi al CRIF per ottenere uno storico con l’elenco delle richieste effettuate.