Prestiti, sì, ma con l’assicurazione. Dall’ultima ricerca effettuata dall’Osservatorio SuperMoney sul rapporto tra i consumatori italiani che vogliono richiedere un prestito bancario e le assicurazioni che li coprono, si è scoperto che oggi in molti fanno richiesta di questa polizza speciale. La prudenza è aumentata, gli italiani non si fidano, pongono i prestiti del settore a confronto, vagliano ogni possibilità.
I consumatori dimostrano dunque un approccio cauto e ricercano la sicurezza. In effetti, la crisi ha deteriorato, oltre ai risparmi, anche le certezze e la stabilità delle famiglie, le quali dimostrano tutto il proprio bisogno di solidità, specie in ambito bancario.
Veniamo ai dati concreti: SuperMoney ha preso in analisi 130 mila richieste per avere un preventivo del finanziamento più conveniente presente sul mercato arrivati al proprio portale tra marzo e novembre 2013. In queste richieste ciò che è emerso è che gli italiani, se devono richiedere grandi somme di denaro, preferiscono tutelarsi.
Infatti, se per somme fino a 10 mila euro solo il 9,73% degli utenti selezionati richiederebbe la stipula di una polizza dedicata, si sale fino all’11,59% per importi compresi tra 10 e 25 mila euro, e si arriva fino al 15,54% per prestiti superiori a 25 mila euro.
Questi numeri fanno capire quanto, in un momento come quello attuale dove le richieste di prestiti sono fatte per portare a termine lavori importanti come ristrutturazioni o acquisti di mobili per la casa, la sicurezza delle cifre richieste è in cima ai pensieri dei consumatori italiani.
Ecco come Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney, ha commentato i risultati della ricerca: “Gli italiani stanno imparando a non compiere scelte avventate nel fare ricorso al credito al consumo. Complice la crisi, probabilmente, è cresciuta la percezione del rischio di non riuscire più a far fronte al debito contratto, soprattutto se ingente, e ci si tutela di conseguenza”.
La crisi quindi si fa sentire anche in questo ambito, portando gli italiani a richiedere delle garanzie in più per i loro soldi: “È comunque un’ottima notizia – ha concluso Manfredi – perché denota maturità rispetto alle proprie capacità di spesa. Ci sono sicuramente margini di miglioramento: l’importante è che si valutino con attenzione il tipo di polizza e il suo costo. Meglio scegliere formule trasparenti ed economicamente sostenibili: queste informazioni sono riportate nei contratti dei prestiti, e devono essere conteggiate nel Taeg, il tasso che misura il costo effettivo del finanziamento”.