Ore 8.30 Si sveglia e accede alla sua app preferita, Piergrindr.
Ore 9.15 Acquista da Sky i diritti tv per la trasmissione su Mediaset Premium della prossima stagione della guerra in Siria. Il pacchetto prevede gas nervino per l’anticipo del venerdì, due mine anti-uomo il sabato, sette kamikaze la domenica pomeriggio e morti da fuoco amico per il posticipo della domenica sera. In programma anche il moviolone del lunedì, per vedere tutti i massacri della giornata e capire se c’era luce tra i soldati. Il telecronista principale sarà, naturalmente, Sandro Piccinini, che si sta già esercitando a colpi di “Callejon prova la bomba, non va”.
Ore 11.40 Pensa alle fiction Mediaset della prossima stagione: Pupi Avati dirigerà Il cuore grande delle ragazze del figlio più piccolo del papà di Giovanna, fiction ambientata – a sorpresa – nella Bologna degli anni Cinquanta. Con Neri Parenti, invece, è allo studio Natale a Cormano: abbandonata l’ambientazione esotica a causa dei tagli del budget, Christian De Sica e Massimo Ghini si ritrovano nell’hinterland milanese ma non rinunciano a deliziarci con peti, rutti e peli pubici.
Ore 12.17 Avvia su Change.org una petizione per regalare qualche dvd nuovo a Giuseppe Feyles, direttore di Rete4, che negli ultimi tre mesi ha trasmesso già 49 volte Don Camillo e l’onorevole Peppone.
Ore 12.39 Crea su Facebook il gruppo Apriamo un ristorante coreano a Segrate, per interrompere l’invasione di cani sul bancone di Striscia la Notizia.
Ore 14.40 Approva il nuovo piano dell’ufficio casting Mediaset. Da settimana prossima, sulle reti del Biscione comparirà questo annuncio: “Videonews sta cercando i protagonisti del prossimo giallo dell’estate. Se hai tra i 14 e i 23 anni, sei bella, vuoi scomparire di casa o essere uccisa e pensi che la frase «Ciao piccolo angelo, salutaci le stelle» possa essere adatta a te, chiama il numero 06/4205839. Spediscici molte foto in cui fai un faccino tenero tenero. Attenzione: l’annuncio è rivolto solo a ragazze che abitano in una via in cui è facile entrare con i furgoni della televisione”.
Ore 16.27 Su suggerimento di suo papà, cerca una nuova collocazione in tv a Mara Carfagna. Tre le ipotesi di re-impiego per l’ex ministro: doppiare Lucia Annunziata in italiano; diventare la versione femminile di Gabriele Paolini e apparire in tutti i telegiornali (un po’ come quando era ministro, solo che stavolta sembrerà più credibile); tornare a girare l’Italia con le ricette di Davide Mengacci. Mengacci però si oppone: “Quando lavoravamo insieme cercava sempre di toccarmi il pistolino”.
Ore 18.01 Intervistato da Oggi, parla della sua storia con Silvia Toffanin. “Ci siamo conosciuti in un modo curioso. Io stavo portando a spasso il mio labrador, lei il suo mastino. Ci siamo incrociati al parco, e il mio cane ha cominciato a accoppiarsi con il suo. Allora ci siamo guardati negli occhi e ci siamo chiesti: «Perché non lo facciamo anche noi?». E così ci siamo accoppiati con il suo mastino”.
Ore 19.00 Presenta alla stampa un nuovo talent di La5: “Visto che gli argomenti che attirano più spettatori sul piccolo schermo sono gli omicidi e la cucina, abbiamo provato a sintetizzare queste due tendenze in una nuova trasmissione, intitolata Tu cuoco Bruto, figlio mio”. Il format prevede che due parricidi si sfidino tra i fornelli, in un’emozionante confronto condotto da Gianluigi Nuzzi e Davide Oldani. “Da non perdere la manche finale, che prevede di tagliare un piede umano alla julienne nel minor tempo possibile. La giuria sarà composta da Gianfranco Vissani, Pietro Maso e Olindo Romano. Prevedo già numerose polemiche, ma non temete: se si comporterà male, Vissani verrà cacciato”.
Ore 21.22 Visto che si parla sempre più insistentemente di privatizzazione della Rai, chiede ai suoi uomini di fiducia se sia possibile acquistarla. I suoi consiglieri, però, paventano il rischio che qualcuno possa ipotizzare, seppure con molta immaginazione, un piccolo conflitto di interessi; c’è inoltre, da considerare la concorrenza di un certo Jorge Mario B., gestore di un impero multimiliardario con succursali in tutto il mondo che, secondo molti, in realtà starebbe gestendo la Rai già da tempo.