Ore 7.23 Si sveglia e si allea subito con il Pdl e la Lega perché per iniziare la giornata al meglio è fondamentale la prima coalizione.
Ore 8.15 Porta a scuola suo figlio, Pierpierferdinando.
Ore 8.30 Come ogni mattina va in Chiesa per il suo appuntamento quotidiano con la Messa. Anche a 57 anni, è sempre bello fare il chierichetto.
Ore 8.45 Dedica una preghiera ai grandi padri ispiratori dell’Udc: Don Sturzo, don Mazzolari, don Milani e don Tano.
Ore 9.11 Telefona preoccupato a Bruno Vespa, visto che sono quasi due giorni che non lo invita a Porta a porta. Vespa dapprima si nega al telefono; poi, messo alle strette, gli risponde e confessa: “Pier, guarda: non sei tu, sono io. E’ che non mi sembra corretto ospitare te ma pensare a un altro”. “Chi è lui?”. “No, guarda, non è importante”. “Certo che è importante”. “No, ma..”. “E’ Luca C*****o ** M*********o, vero?”. “Sì”. “…”. “Pier”. “Dimmi”. “Meriti di meglio”. “Lo so. Ma Paragone non mi invita mai”. “Addio Pier”.
Ore 10.01 Si iscrive alla prossima maratona di New York: “Inizialmente correrò da solo – dichiara – poi vedrò se allearmi con i vincitori”.
Ore 11.22 Intervistato da Avvenire, conferma la propria intenzione di prendere il posto di Napolitano: “Anche io voglio essere imitato da Crozza”.
Ore 11.26 Sempre ad Avvenire rivendica il primato della coscienza personale per i temi eticamente sensibili: l’aborto, l’eutanasia e l’accanimento terapeutico. Ciò di cui avrebbe avuto bisogno l’Udc, insomma.
Ore 13.32 Intervistato dal Tg1, ribadisce la sua posizione sulle nozze tra omosessuali: “Sono incivili. L’altro giorno in treno ho visto un matrimonio gay che appoggiava i piedi sul sedile e si metteva le dita nel naso”.
Ore 14.01 Va a confessarsi.
Ore 17.22 Finisce di confessarsi.
Ore 18.00 Insegna le tabelline alla figlia Caterina. “7×8?”. “I corrotti dell’Udc”. “Brava. 6×9?”. “I pregiudicati dell’Udc”. “Brava. 8×0?”. “Le possibilità che tu vinca le elezioni”. “Perfetto. 8×1000?”. “Il tuo stipendio, papà”.
Ore 18.43 Gioca con i figli a Twister: deve tendere una mano verso il Pdl, fare un passo in avanti verso il Pd, affiancare Montezemolo ma rimanere vicino a Monti, porgere il braccio a Grillo e non voltare le spalle alla componente moderata.
Ore 20.04 Guarda in televisione uno dei suoi più grandi idoli: Totò. Maestro di ironia, re dell’umorismo, principe della recitazione, rivedere Totò in tv suscita sempre un mix di nostalgia e commozione: nessuno potrà mai dimenticare le parole di Cuffaro a Samarcanda.
Ore 20.31 Dopo una lunghissima assenza di tre giorni, è ospite di Otto e mezzo su La7.
Ore 20.41 Impegnato nella prosecuzione dell’attività politica dell’Udc (un partito alternativo alla destra, alternativo alla sinistra ma soprattutto alternativo al buon senso), a Otto e mezzo propone per il 2013 un governo totalmente svincolato dai partiti e affidato a professori e personalità esterne di grande prestigio: il professor Buttiglione, il professor Giovanardi, il professor Bagnasco e il professor Ratzinger.
Ore 22.50 Come ogni sera, deve scegliere se l’indomani sarà il giorno in cui vorrà allearsi con il Pdl, con il Pd o con Monti. Sulla base di attente e meditate analisi politiche, decide: “Ok, testa: Pd. Croce: Pdl. Se rimane in piedi: Monti”. “Pier – lo interrompe la moglie Azzurra – secondo me se invece di una banconota usi una moneta è più facile”.