Positivo incontro, oggi, tra l’Organismo Unitario dell’Avvocatura e il Consiglio Nazionale Forense sulla richiesta di una revisione urgente dei parametri dei compensi degli avvocati. Alla riunione erano presenti i presidenti di Oua e Cnf, Nicola Marino e Guido Alpa e i segretari Paolo Maldari e Andrea Mascherin, nonché i componenti del Centro Studi del Cnf.

 

Alla fine dei lavori, il presidente Nicola Marino ha sottolineato, «l’unitarietà della posizione dell’avvocatura, con la richiesta al ministro Severino di varare un decreto correttivo che modifichi i parametri ora vigenti sulla base dell’accordo raggiunto il novembre scorso con la stessa Oua e le Associazioni Forensi».

 

Marino ha chiarito, «che la legge professionale non impedisce questo processo, dato che le norme transitorie lo prevedono, anche senza la formulazione di pareri da parte del Consiglio Nazionale Forense. Peraltro, lo stesso Centro studi del Cnf ha confermato la sostenibilità della corretta interpretazione giuridica fornita dall’Oua. Non comprendiamo, quindi, le resistenze del Ministro che, oltretutto, non ha fornito motivazioni obiettive per la sua ferma opposizione». «Non solo – continua – vogliamo ricordare, sgomberando il campo dalle passate polemiche, che quando si vararono i precedenti e punitivi parametri, il Ministero di Via Arenula non consultò nessuno».

«Ma ora – conclude Marino – è giunto il momento di voltar pagina e di guardare in avanti con l’obiettivo di tutelare adeguatamente gli avvocati. Serve solo la volontà politica da parte del ministro Severino. Oggi, intanto, con il Cnf abbiamo anche condiviso la necessità di velocizzare l’iter previsto dalla legge professionale per la definizione dei nuovi regolamenti, ora in attesa dei pareri dell’Oua, degli Ordini e delle Associazioni».

Di Golem

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