In seguito alla dichiarazione del Santo Padre, riportata su “La Repubblica” di qualche giorno fa, siamo corsi in Vaticano per intervistarlo direttamente.
– Santità, è vero che in gioventù si è fatto qualche spinello?
– Sì, è successo quando lavoravo come buttafuori in un locale malfamato di Cordoba.
– Le risulta che anche altri Papi abbiano fatto uso di Marijuana?
– Credo Woytila. Ma se le faceva rollare da una suora per via del morbo di Parkinson.
– Dunque non è contrario all’uso delle droghe leggere.
– No, fratello.
– PD e SEL stanno proponendo la legalizzazione della marijuana, per uso terapeutico anche in Italia, come già accade in molti Paesi occidentali. Che ne pensa?
– Rock ‘n’ roll, fratello!
– A questo annuncio molte pie donne si sono ribellate. Cosa ha da dire loro?
– No, women… No cry!
– Pensa di appoggiare la proposta in Parlamento?
– Io non faccio politica. Penso, però, di proporre l’hashish al posto dell’incenso!
– Cosa?
– Durante le cerimonie. Caricare l’aspersorio a Ganja potrebbe rallegrare le funzioni e aumentare la partecipazione dei fedeli.
– Dice questo per avvicinare i giovani alla Chiesa.
– No è che fumare erba mi piace. Rilassa, apre la mente e favorisce l’estasi spirituale.
– Quindi non è contrario all’uso delle droghe leggere da parte del clero?
– Anzi. L’importante è che non l’associno al vino. Non c’è niente di peggio di un prete sballato che tenta di ballare il reggae sollevando la tonaca.
– E le suore?
– Anche a loro qualche cannetta ogni tanto non farebbe male. L’ho già detto, detesto le suorine acide e zitelle.
– Qualcuno si chiede dove arriverà la Chiesa di questo passo.
– Per esempio, i frati, in quei magnifici orti che hanno dietro i conventi, potrebbero coltivare marijuana. Così potrebbero finanziare le proprie attività pastorali e pagare l’ICI per gli spazi del convento che usano come albergo.
– Da molte parti si sostiene che Lei sia un papa rivoluzionario.
– Eh, la Madonna!
– Prego?
– No, intendevo la Madonna cantante. Anche di lei si diceva che era rivoluzionaria e, invece, era solo una che sapeva stare al passo con i tempi.
– Anche la Sua recente uscita sui diritti dei gay ha suscitato scalpore.
– L’omosessualità rimane un peccato, questo non significa che bisogna perseguitare il peccatore. Di fronte alla legge i gay devono avere gli stessi diritti degli etero. Di fronte a Dio sono dei peccatori e meritano il castigo, sempre che non si siano pentiti.
– Per cui anche la marijuana è un peccato…
– No, quella è un peccato non averla!
Perché, in Vaticano non ne gira?
– Questo non lo so. In quanto Papa devo rispettare non solo la legge di Dio ma anche quella degli uomini.
– Niente spinelli da quando è Papa?
– Niente.
– Le mancano?
– Un po’.
– E come pensa di fare?
A questo punto Papa Bergoglio fa una lunga pausa, poi guarda fisso l’intervistatore, con espressione furba.
– Scusi, ma secondo lei, Papa Ratzinger, perché si è dimesso?