L’Organismo Unitario dell’Avvocatura esprime un giudizio complessivamente positivo rispetto al decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri sera. Rimangono i dubbi sui rischi di eccessiva discrezionalità dei magistrati.
Per Mirella Casiello, presidente Oua, «il provvedimento dell’Esecutivo è nella giusta direzione perché circoscrive i confini di non punibilità, senza cedere a pericolose semplificazioni che avrebbero lasciato spazio ad aree di impunità su reati odiosi. Certo, ci sono ulteriori margini di intervento e di miglioramento per ridurre il peso del contenzioso sui nostri tribunali sui cosiddetti reati minori, cercando di evitare le pressioni più giustizialiste ma garantendo anche il diritto alla sicurezza dei cittadini. Anche a seguito delle richieste dell’Oua, positive anche le correzioni che consentono la possibilità tanto per la parte offesa quanto per l’indagato di fare opposizione all’archiviazione per tenuità del fatto o comunque di rinunciarvi a favore di una pronuncia nel merito».
«Rimane – conclude Casiello – il nodo della discrezionalità dei magistrati e il problema di possibili decisioni contraddittorie a seconda del tribunale. Ma anche la necessità di garantire adeguatamente le persone offese».