No alla logica dei tagli lineari, sulla riorganizzazione delle Corti d’Appello e dei Tribunali, servono scelte incentrate su criteri di efficienza ed efficacia. Con questo messaggio, una delegazione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, composta dal segretario, Stefano Radicioni, dal vice coordinatore dell’Assemblea dei delegati, Marco Pilia, dal coordinatore della Commissione Oua sulla geografia giudiziaria, Nicola Artese, ha incontrato ieri il presidente della Commissione ministeriale sulla revisione della geografia giudiziaria, Michele Vietti. Tra i temi del confronto i contenuti del documento presentato dall’Oua (frutto del lavoro dell’apposita Commissione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, con la collaborazione di personalità esterne impegnate in prima linea nelle diverse regioni per ridefinire una nuova visione della razionalizzazione degli uffici giudiziari) che ha approfondito la questione e avanzato delle proposte.
Alla fine della riunione Stefano Radicioni, segretario Oua, ha sottolineato che si è trattato di un incontro positivo.
“Il pericolo che la logica prevalente continui ad essere quella dei tagli – osserva il segretario Oua – è fondato. Non si deve demolire la giustizia di prossimità, accentrandola in poche sedi. Si deve evitare di ripetere gli errori del passato: eliminare uffici efficienti, scaricando il tutto su strutture impreparate a più complessi carichi di lavoro. Oltretutto, sarebbe utile conoscere quanto abbiano fatto risparmiare queste scelte: a distanza di anni non c’è ancora un bilancio, una tabella che riassuma il rapporto costi-benefici.
Positiva l’introduzione del principio della specificità territoriale e la volontà di interlocuzione con i territori”.
“Dopo i lavori della Commissione guidata da Vietti, – conclude Radicioni – nella quale erano anche presenti i rappresentanti del Cnf, il nostro obiettivo è dialogare direttamente con il ministro Orlando. Siamo disponibili ad avanzare proposte alternative, pur di salvaguardare il principio di efficienza e di garanzia della qualità dell’offerta del servizio giustizia in tutto il Paese, in modo omogeneo, al fine di assicurare i necessari presidi di legalità per i cittadini e le imprese”.
Anche l’Associazione nazionale avvocati italiani ha espresso il proprio dissenso in merito alla relazione della commissione presieduta da Michele Vietti.
In particolare si contesta la prospettata riduzione delle Corti di Appello e l’ulteriore riduzione dei Tribunali.
«Le tranquillizzanti affermazioni del Ministero della Giustizia non rispondono al vero» ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla.
«Basti leggere quanto espressamente scritto nella relazione Vietti dove viene confermata la necessità di un intervento di razionalizzazione della geografia giudiziaria dei distretti di Corte di Appello, tendente ad una loro riduzione e razionalizzazione territoriale che tenga conto di un riequilibrio dei distretti tendenzialmente a base mono – regionale.
La drastica riduzione riguarderà, in maniera significativa, i Tribunali (ne sono stati già aboliti 30) laddove si scrive che il conferimento al Governo di una delega sul punto renderebbe necessario l’ulteriore adeguamento (con ulteriori riduzioni) degli giudiziari di primo grado».
«Per tali ragioni la Commissione ha elaborato una bozza di delega che, all’art. 1, è riferita ai distretti di Corte di Appello e nel successivo articolo 2 mira a completare l’opera di razionalizzazione territoriale delle risorse già intrapresa con i decreti legislativi del 2012 sopra citati.
Si tratta di ben dieci Corti di Appello da valutare e di ben altri venti Tribunali eventualmente da sopprimere.
Il tutto – ha concluso De Tilla – nonostante la accertata inefficienza e la mancanza di cautela della precedente revisione della geografia giudiziaria, che ha raso al suolo numerosi Tribunali che funzionavano bene e sottratto al territorio una giustizia funzionante ed effettiva».