Favole ispirate a storie vere. Parliamo del libro “Oreste gufo sempre sveglio e altre storie”: una raccolta di fiabe ottenute dalla vita quotidiana di volontari a fianco dei piccoli della Comunità Papa Giovanni XXIII.
E’ un volume della casa editrice “Sempre Comunicazione” curato da Emanuela Frisoni e da Rita Gallegati. Il testo è composto di più racconti; il primo è ispirato dalla figura di Don Benzi, dove si narra la storia di un gufo, Oreste, che soccorre tutti gli animali e trova il sostegno in tanti amici. “Oreste, se trovava un cerbiatto orfano, una donnola sola o una faina ferita, li portava nelle tane dei suoi amici, certo che avrebbe trovato la gioia di un posto accogliente nel cuore di qualche animale del bosco”.
La seconda storia è intitolata, “La perla preziosa” ed è una favola ispirata da una bimba di nome Elisa, idrocefala, spastica, che non vede e non sente, che vivrà solo per alcuni anni, accolta nella casa famiglia di mamma Rita e papà Riccardo. Una bimba che avuto il dono di convertire tanti cuori.
Molto toccante la terza fiaba, che racconta di una vecchia culla che viene messa da parte quando non serve più, ma nella soffitta è scelta da alcuni gatti per partorire e la culla, contenta di ciò, si sente di nuovo utile. Questa favola, “Cuccioli in culla” è ispirata dalla storia di una nonnina di nome Teresa, un’ottantenne accolta in una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII. La nonna era rimasta sola e nella nuova casa della Papa Giovanni XXIII è diventata un dono prezioso per tanti bambini. Questi racconti sono scritti con il cuore e regalano messaggi importanti sull’accoglienza, sull’amore, sulla diversità. Tutte le fiabe sono corredate da disegni in bianco e nero.
“Arrivano i mostri” è un racconto contro i pregiudizi. A tutti diamo un’etichetta: quello è barbone, quello è un vù cumprà, quell’altro un handicappato, invece sono solo persone che vanno conosciute. Il vù cumprà è un uomo che scappa da un paese in guerra (o povero) e cerca un lavoro per mantenere la sua famiglia, il barbone è una persona che ha perso la speranza e che ha bisogno di un aiuto, chi è disabile ha dei limiti fisici (una sedia a rotelle o altro) ma anche grandi ricchezze. In “Arrivano i mostri” si sparge la voce che devono arrivare numerosi suini rossi pericolosi in un piccolo paese. La gente si barrica in casa e alla fine si capisce che i pericolosi alieni erano solo dei pinguini che dal polo sud si erano diretti verso la città. I pregiudizi della gente avevano ingigantito la notizia dei pinguini, fino a farla diventare apocalittica.
Quante volte ci capita, a causa dei nostri pregiudizi, o per un’informazione non corretta, di essere prevenuti verso chi è straniero, chi è diversamente abile. Questo libricino regala tanta allegria e apre gli occhi sull’importanza dell’accoglienza, i racconti sono adatti sia per bambini, sia per adulti. Come tutti i libri di favole, ha come principale destinatario i bimbi e sono proprio le autrici ci danno dei motivi per leggerle: “godersi l’ascolto di una fiaba letta dai tuoi genitori; scoprire che certi argomenti che toccano il cuore non sono roba da grandi, ma già fin da adesso c’entrano con te!” Imparare ad amare, ad accogliere l’altro, sono valori che vanno insegnati ai bambini.
Emanuela Frisoni, Rita Gallegati, Oreste gufo sempre sveglio e altre storie, Editore Sempre Comunicazione, euro 6