Dal 1° gennaio 2015 entra in vigore il nuovo ISEE, che porterà non poche novità riguardanti diversi aspetti dell’economia famigliare. E se, dopo aver posto i conti correnti migliori a confronto e scelto quello più vantaggioso credevate che il più fosse fatto, beh, vi sbagliavate: il modello di Indicatore della Situazione Economica Equivalente prossimo all’entrata in vigore renderà i calcoli ben più complicati, costringendo a un’inniezione di pazienza i correntisti di casa nostra. E non è l’unica novità prevista.
Il decreto di approvazione sul nuovo ISEE, già firmato lo scorso 7 novembre e ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 novembre, si prepara a creare nuove ansie da commercialista al popolo italiano. Il calcolo dell’estratto conto diventa più complicato, con l’obiettivo principale di stanare le dichiarazioni mendaci. Calcolare la giacienza media annua del proprio conto corrente sarà davvero difficoltoso, anche se è possibile togliersi ogni imbarazzo rivolgendosi alla propria banca e ottenere il calcolo direttamente dallo sportello.
Un’altra novità, infatti, è l’accordo stretto tra Ministero del Lavoro, Abi (Associazione Bancaria Italiana) e Poste, che permetterà ai cittadini di rivolgersi direttamente all’ente depoitario del proprio conto per il complicato calcolo delle giacenze, evitando di impazzire nel tentativo di comprendere il nuovo, cervellotico sistema.
Anche perché, viceversa, sarebbe necessario calcolare gli estratti conto relativi all’intero anno, suddividerli per i 365 giorni e ottenere così la cifra media del cc durante l’anno. Il provvedimento serve a evitare che un prelievo importante eseguito gli ultimi giorni dell’anno permetta di dichiarare un ISEE più basso del reale. Giacenza media e saldo andranno inseriti nella dichiarazione sostitutiva unica da presentare all’Inps.
Oltre alle voci rientranti nei parametri Irpef, il calcolo del reddito dovrà includere anche quelle entrate non soggette a tassazioni; borse di studio, assegni di mantenimento e qualsiasi altra agevolazione dovranno comparire nel prossimo modello.
Tra i vantaggi del nuovo ISEE, la possibilità di aggiornare la propria situazione nel caso in cui il reddito diminuisca di almeno il 25% (ad esempio in caso di perdita del lavoro), senza la necessità di attendere la fine dell’anno e la dichiarazione successiva.